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Acqua in svendita: ma il governo cosa fa?
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Sabato 17 e domenica 18 maggio prossimi, organizzazioni, associazioni e singoli cittadini in oltre 50 città italiane, rispondendo all'appello lanciato dalla Campagna "Questo mondo non è in vendita", celebreranno le Giornate dei Beni Comuni: acqua, sanità, istruzione ma anche poste, trasporti, telecomunicazioni, servizi di tutti che valgono da soli il 60% della produzione e dell'occupazione nel mondo. Un ghiotto boccone che rischia di essere mangiato da poche impresre multinazionali, nel corso delle trattative in vista del vertice dell'Organizzazione mondiale del Commercio che si terrà a Cancun il prossimo settembre. Proprio come a Seattle, in vista di Cancun la società civile italiana è impegnata per fermare la deriva
In occasione delle Giornate dei beni comuni, il Comitato italiano per il Contratto mondiale dell''Acqua organizza, presso la sala Imbarcadero del Castello di Ferrara, il vertice di movimento "Acqua bene comune dell''umanità", per una nuova politica dell'acqua a partire dal Forum alternativo mondiale di Firenze. E alla vigilia dell'appuntamento Rosario Lembo, presidente del Cipsi, federazione di 31 ong, e segretario del Comitato italiano lancia un allarme: "Il valore globale dell'industria idrica e' stimato intorno agli 800 miliardi di dollari l'anno, ma solo il 5% e' nelle mani del settore privato attualmente. Per questo motivo i colossi del settore idrico mirano ad aumentare i loro profitti chiedendo al WTO di rimuovere le barriere al commercio".
"Il Governo italiano - denuncia Lembo alla luce di questa situazione - mentre Usa ed UE si scontrano duramente in vista di Cancun, fa ai due contendenti un'unica richiesta: l'introduzione negli accordi commerciali delle denominazioni geografiche per i prodotti agricoli. Sosteniamo la tutela dei prodotti italiani, ma chiediamo al Governo italiano: come intende tutelare un bene comune dell'umanità come l'acqua, che rischia di essere trasformata nel nostro Paese, all'orlo di una nuova "secca" estiva, in un lusso per pochi grazie all'aumento progressivo delle tariffe provocato dalla privatizzazione dei servizi idrici? E come interverrà per evitare che l'acqua venga sottratta dalle imprese europee a circa 70 Paesi africani e latinoamericani, tra i più poveri del mondo, a prezzi ridicoli?".
E per riconoscere l'acqua come bene comune mondiale, stabilendo regole valide per tutti i Paesi e istituzioni sopranazionali di controllo sull'uso e la gestione della risorsa, Mario Soares, ex premier del Portogallo e presidente del Comitato internazionale per il contratto mondiale dell'acqua, insieme a Riccardo Petrella, economista e presidente del Comitato Italiano, lanceranno domani da Ferrara al segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan la richiesta di una Nuova Dichiarazione delle Nazioni Unite, da presentare in una Giornata Mondiale dell'acqua bene comune da celebrarsi entro il 2003.
QUESTO MONDO NON E' IN VENDITA
Campagna promossa da: Arci, Attac, Azione Aiuto, Banca Etica, Campagna Riforma Banca Mondiale, Centro Internazionale Crocevia, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Chiama l'Africa, CIPSI, DeA - Donne e Ambiente, Focsiv, GreenPeace, Lila Cedius, Lunaria, Mani Tese, Rete Lilliput, Roba Dell'Altro Mondo, Terra Madre, Terra Nuova - Gruppo di appoggio al movimento contadino africano, Unione degli Studenti, Unione Degli Universitari
Con l'adesione e il sostegno di: Associazione delle Botteghe del Mondo, Ctm-Altromercato, Wwf, Medici Senza Frontiere, Acea onlus, Un altro mondo Onlus, Ass. Un mondo senza guerre, Forum per la democrazia costituzionale europea, Territorio scuola, Ass. Tatavasco, Coord. Milanese la pace in comune, ACLI Milano, Sinistra ecologista Terviso, Civiltà Contadina, Ass. Il seme, Ass. Kokopelli, Ass. Verdelitorale, Servizio Civile Internazionale, Brusciano sinistra giovanile, Ass. Marco Mascagna onlus, Coop il Ponte, ...
Fonte: Cipsi