Acli e Focsiv: 4 giugno, patrimonio di tutti gli italiani

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La memoria del 4 giugno è un patrimonio di tutti gli italiani, che rischia di essere disperso dalle polemiche e dalle strumentalizzazioni. Lo affermano le Acli e la Focsiv che, per questo motivo, non intendono partecipare alle manifestazioni di protesta previste contro Bush né tanto meno alle iniziative di accoglienza programmate dal governo.

"L'anniversario del 4 giugno fa parte del nostro Dna - spiegano il presidente delle Acli Luigi Bobba e il direttore della Focsiv Sergio Marelli - perché quel giorno di 60 anni fa ha segnato in modo determinante il cammino di liberazione del nostro Paese. E' quindi giusto soprattutto ricordare e ringraziare, in questo giorno, quanti allora spesero la loro vita per la nostra libertà".

E' questa la ragione per cui le Acli e la Focsiv aderiscono alla veglia di preghiera organizzata la sera del 3 giugno a Roma dalla Comunità di S. Egidio, presso la chiesa di Santa Maria in Trastevere, per ricordare la liberazione di Roma e la fine della seconda guerra mondiale, per esprimere gratitudine profonda verso il popolo americano e quello degli altri Paesi che aiutarono l'Italia a uscire dall'incubo della guerra e del nazifascismo, per ribadire allo stesso tempo il no a tutte le guerre e il sì chiaro alle scelte di pace. Con lo stesso spirito daranno la loro adesione a tutte quelle iniziative - incontri, dibattiti, veglie e fiaccolate - che si svolgeranno localmente in tutta Italia il 3 giugno, vigilia della visita del presidente Bush a Roma.

Acli e Focsiv non intendono altresì rinunciare ad esprimere il loro radicale dissenso rispetto alla politica dell'attuale amministrazione americana in Medioriente e in particolare in Iraq. Per questo accolgono e rilanciano a tutti l'invito ad esporre sui balconi e le finestre delle case le bandiere arcobaleno della pace: "Un gesto civile e chiaro - affermano Marelli e Bobba - espressione del sentimento prevalente del popolo italiano rispetto alla vicenda irachena".

Le due organizzazioni non parteciperanno invece né alle manifestazioni di protesta previste contro Bush né tanto meno alle iniziative di accoglienza programmate dal governo: "Non c'è dubbio - dicono i responsabili di Acli e Focsiv - che la presenza del presidente Bush a Roma, a poche settimane dall'orrore scoperto nelle carceri irachene, abbia un carattere ambiguo e contraddittorio. Noi faremo quanto è in nostro potere per preservare la memoria del 4 giugno sia dalle polemiche ideologiche e propagandistiche, sia dalle strumentazioni elettorali di chi vorrebbe approfittare di questa ricorrenza e di questa visita per supportare le proprie infauste scelte di politica estera".

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