Accordo per fondi integrativi "puliti"

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Cisl e Banca Etica annunciano un nuovo protocollo: da fondi previdenziali che investano sull'etico - mercato potenziale da 50 miliardi di euro - a progetti di sostegno per lavoratori e aziende in stato di crisi.

"Attraverso i lavoratori possiamo attivare circuiti virtuosi di democrazia economica. I fondi pensione oggi sono 200, un capitale da 50 miliardi di euro. Non dobbiamo nasconderci dietro un dito: tuttora subiscono la sudditanza del mondo bancario. Dobbiamo passare all'azione e iniziare a spostare questa risorsa, anche a partire da piccole percentuali, perché sono i lavoratori stessi a voler investire eticamente i propri soldi". Fabio Salviato, presidente di Banca Popolare Etica, con questa dichiarazione ha presentato oggi a Terra Futura il nuovo protocollo d'intesa sottoscritto con la Cisl nazionale per promuovere investimenti eticamente corretti.

Parmalat, Cirio, bond argentini: esempi di gestione finanziaria spregiudicata, con dolo, che hanno dilapidato con facilità preziose risorse economiche e produttive. La Cisl a Terra Futura, denuncia "il malfunzionamento dei meccanismi di controllo, interni ed esterni, e di governance che impongono un'immediata rivisitazione e potenziamento delle Authority, garantendo loro una piena e reale autonomia". L'accordo con Banca Etica prevede la creazione di fondi di previdenza complementare che seguano regole di eticità e responsabilità nella scelta degli investimenti, veri e propri "fondi pensione etici". Sono allo studio forme di sostegno finanziario e progettuale per favorire la riconversione dei lavoratori e delle aziende in temporaneo stato di crisi, favorendo il loro reinserimento nel mercato del lavoro. La collaborazione prevede, inoltre, nuove modalità di gestione amministrativa delle quote sindacali dei lavoratori iscritti al sindacato, in particolare per quelli inseriti in aziende senza rappresentanza sindacale interna. Sul piano internazionale, Banca Etica e CISL hanno anche allo studio progetti di microcredito e di cooperazione internazionale con i paesi in via di sviluppo.

"Il sindacato è una cerniera, un punto di collegamento tra la società civile e il mondo del lavoro - ha affermato Pierpaolo Baretta, segretario confederale Cisl, presentando l'iniziativa -. Oggi corriamo il rischio che società, economia e politica camminino separate e prevalgano regole di gestione consumistica e individualistica delle risorse comuni. Nostro compito, come sindacato, è di collegare istituzioni e società in modo concreto, per un reale cambiamento".

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