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Abusi nel trekking etnico in Thailandia
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Sono ottantacinque mila le persone che ogni anno visitano i villaggi etnici sperduti nella foresta thailandese per fotografare le "donne giraffa, con i pesanti anelli di metallo intorno al collo. L'immagine delle donne Padaung è da più di trent'anni la cartolina del turismo etnico in Thailandia.Se anni fa erano pochi i viaggiatori che osavano addentrarsi nelle foreste delle colline, oggi un trekking è alla portata di tutti. Le agenzie turistiche locali si sono specializzate nel far fronte agli inconvenienti del tenore di vita dei "tribali" (ben al di sotto di ciò a cui un occidentale è abituato) e non fanno mancare niente al turista. Una delle strategie pubblicitarie su cui puntano le agenzie di viaggio è proprio l'accentuazione della primitività e dell'isolamento culturale di queste tribù. Secondo Erik Cohen, un geografo che da trent'anni studia il fenomeno del turismo in Thailandia, durante l'escursione "l'interazione dei turisti con le popolazioni delle colline non viene incoraggiata, perché rischierebbe di rovinare la loro supposta integrità culturale e la loro utilità in termini di oggetti del paesaggio".
Pubblicato il: 13.08.2001
" Fonte: » Volontari per lo sviluppo, Limtours, Tourism Authority of Thailand ;
" Approfondimento : Associazione Italiana del Turismo Responsabile, Associazione Tremembè;