A Lima, la convenzione calpestata

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Giovedi scorso, 20 novembre, alle h.10.10 a Lima la poliz㭀a ha represso violentamente la manifestazione pacifica organizzata dal Movimento nazionale NATs, (Ni㱀os y adolescentes trabajadores nell'acronimo spagnolo) di bambini, bambine e adolescenti lavoratori organizzati del Perù - MNNATSOP, davanti al Palazzo del Presidente Toledo, in Plaza Mayor.
Nel 14^ anniversario della Convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia, sono testimone della barbara violazione dei diritti di oltre un centinaio di bambini, bambine e adolescenti lavoratori e di strada (in maggioranza lustrascarpe e venditori ambulanti membri delle organizzazioni "GENERACION", "MANTHOC" e altri gruppi di base aderenti al MNNATSOP, che attraverso il progetto "bambini ecologici" gestiscono il verde e puliscono i parchi del Municipio, in convenzione con il Sindaco di Lima, con l'appoggio della facoltá di agraria dell' Universitá, un progetto altamente pedagogico iniziato nel 1998 dove minori lavorano 4 ore al giorno per poter poi andare a scuola regolarmente, uno strumento di riscatto attraverso il lavoro in condizioni dignitose).
Il gruppo di minori aveva preparato vari cartelloni e manifesti per richiamare l'attenzione delle autoritá in merito al rispetto e al pieno riconoscimento dei diritti dell'infanzia e adolescenza peruviana.
E' stata scelta la strategia non-violenta di entrare nella piazza in un piccolo gruppetto alla volta, cantando e mostrando i messaggi per poi dare il cambio agli altri gruppi di minori organizzati, per non destabilizzare l'ordine pubblico e per rispettare il divieto del Sindaco di non svolgere manifestazi㳀ni nella più bella e suggestiva piazza della metr㳀poli andina.

Sono bastati una manciata di minuti per far sprigionare la reazione violenta della poliz㭀a, in tenuta anti-sommossa con manganelli, caschi e scudi, che si é scagliata contro il gruppo di ragazzi/e lavoratori di strada, troppo spesso discriminati (ed etichettati come "pira㱀itas") e aggrediti non solo dall'indifferenza della societá ma anche dalle "maniere forti" della poliz㭀a, spesso colpevole di abusi e maltrattamenti.
La tecnica scelta dalla poliz㭀a ricorda i metodi anti-guerriglia e anti-insurrezione che appartenevano agli anni bui delle dittutature militari sudamericane: vengono sparati lacrimogeni ad altezza delle persone e anche in faccia ai ragazzi, vengono rincorsi ragazze adolescenti con in braccio i figli neonati di pochi mesi come Nieves Zapata Elescano, 9 mesi, (come ha documentato con grande foto il quotidiano LA REPUBLICA di Lima del 21 novembre), vengono selvaggiamente colpiti bambini e ragazzi fino all'estrema conseguenza che tre di loro svengono per le percosse subite e portati d'emergenza all'ospedale.
Un reporter ha documentato la violenza brutale e gli é stata distrutta la macchina fotografica per evitare foto "imbarazzanti e scomode".
Ma una volontaria belga dell'IFEJANT- Istituto Latinomericano di formazione per educatori di minori lavoratori, é riuscita a scattare delle foto particolarmente compromettenti, prova inquietante della repressione ingiustificata.

La poliz㭀a ha arrestato e picchiato selvaggiamente 10 minori (ragazzi di strada) e 7 maggiorenni, tra cui il coordinatore di "Generacion" professor Jaramillo Enrique che in seguito ha denunciato che il gruppo é stato malmenato anche nel Commissariato di Polic㭀a.

Il sit-in davanti al Mindes e la liberazione degli ultimi detenuti

I movimenti dei bambini e adolescente lavoratori non si sono persi d'animo ma anzi hanno organizzato un pacifico sittin davanti alla sede del Ministero della donna, famiglia e benessere sociale MINDES che si è svolto dalle h.19.00 alle h.1.00 PM. di venerd㭀 notte.

Insieme ai delegati nazionali del MNNATSOP, Generacion, MANTHOC c'erano anche rappresentanti del movimento nazionale JENATSO di giovani con esperienza NATs come Nimia Moran, 19 anni di Tumbes (sta frequentando il secondo anno dell'Universitá - facoltá di ostetrice), Elisabeth Rivera, 18 anni di Jaen, Juver Quispe, 20 anni di Huancavelica.
Una cinquantina di ragazzi e ragazze hanno esposto cartelloni colorati e acceso candele aspettando i risultati dell'incontro dei 4 delegati nazionali del MNNATSOP che per tre ore, fino a notte fonda, si sono incontrati con la Vice Ministra del Mindes Dr. Maria Isabel Rosas che li ha ricevuti cordialmente impegnandosi a coordinare con il Ministro degli Interni Fernando Rospigliosi per liberare i tre ragazzi/e che ancora rimanevano detenuti.

Alle h.20.40 é giunto un camion della poliz㭀a con una decina di militari in tenuta anti-sommossa dotati di scudo, manganelli, casco e lacrimogeni.
Sale il panico e la tensione di tutto il gruppo, che ancora soffre le conseguenze psicologiche della terribile aggressione del giorno precedente.
Sono pochi secondi che durano un'eternitá…
Ci sediamo tutti per terra per evitare nuovi abusi. Di fronte alla nuova intimidazione, un gruppi di adolescenti lavoratori riesce a dialogare con la poliz㭀a, spiegando le ragioni della manifestazione che non intralcia il traffico.

La liberazione degli ultimi ragazzi detenuti (avvenuta a notte fonda) non ha tranquilizzato i delegati nazionali del MNNATSOP che si sono radunati in assemblea durante il week-end per analizzare l'evoluzione dei fatti strascorsi e per decidere la strategia da intraprendere.

Fonte: www.selvas.org

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