A Firenze presentata "Terra Futura"

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Dopo il Forum Sociale Europeo di due anni fa, Firenze torna a occupare un ruolo centrale nella riflessione sulle politiche, i percorsi, le tecnologie e gli strumenti per garantire al pianeta uno sviluppo sostenibile. Dall'1 al 4 aprile, infatti, il capoluogo toscano ospiterà Terra Futura, la prima mostra-convegno internazionale dedicata alle buone pratiche di sostenibilità. A conferma del filo conduttore che lega il Forum del 2002 con questa iniziativa, il fitto calendario di convegni, dibattiti, seminari e workshop in programma troverà spazio all'interno della Fortezza da Basso, nell'ambito della quale verrà ricavata anche un'area espositiva di circa seimila metri quadrati, destinata a ospitare gli stand di circa 200 tra enti locali, associazioni, realtà del non profit e imprese attive nel settore della mobilità sostenibile, della bioedilizia e delle energie rinnovabili, per dare a tutti i presenti la possibilità di toccare con mano il mondo delle cosiddette "utopie concrete", le alternative sostenibili già in atto nell'attuale modello economico globalizzato.

Come ha spiegato questa mattina Ugo Biggeri, presidente della Fondazione Culturale Responsabilità Etica, che ha promosso Terra Futura insieme a Banca Etica, Consorzio Etimos, Etica Sgr e Adescoop - Agenzia dell'Economia Sociale, "oggi esistono sfide da cui il mondo sembra voler fuggire mettendo la testa sotto la sabbia. Sono sfide che portano istanze di cambiamento di un modello di sviluppo, come i cambiamenti climatici, l'esaurimento delle risorse, le disparità sociali. Se non rivediamo il nostro modo di produrre e consumare ripensando l'economia in base ai limiti della natura, andremo incontro a crisi che non sapremo gestire. Terra Futura intende rappresentare un momento di confronto tra aziende, istituzioni e movimenti che si oppongono alle attuali dinamiche della globalizzazione ma sono pronti a discutere con il mondo dell'impresa per invertire la tendenza".

Presentata al Forum Sociale Mondiale di Bombay di gennaio, Terra Futura darà dunque spazio alle esperienze imprenditoriali, istituzionali e di movimento che lavorano per un cambiamento nonviolento di un sistema economico ritenuto ingiusto e non sostenibile, e si articolerà in cinque azioni chiave (abitare, produrre, coltivare, agire e governare), intorno alle quali si intrecceranno diversi percorsi tematici e una cinquantina di convegni dedicati a temi come mobilità, monete locali, gruppi di acquisto solidale, medicine non convenzionali, chimica verde, fondi pensione, responsabilità sociale d'impresa, economia di comunione... Il tutto con il contributo di un ampio spettro di realtà della società civile, da Legambiente al Wwf, dall'Arci al Movimento dei Focolari, dall'Ente Parco Aspromonte a Unimondo, e sotto la supervisione di un comitato di garanzia presieduto da Wolfgang Sachs, del Wuppertal Institute, e composto da altri 16 rappresentanti del mondo della scienza, dell'università e dell'associazionismo, come Vandana Shiva e Susan George. Tra i partner dell'iniziativa anche la Regione Toscana. E non a caso Terra Futura verrà inaugurata il primo aprile con la Conferenza delle Regioni d'Europa sull'Ambiente, mentre dal 2 aprile aprirà i battenti la sezione espositiva. (sr)

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