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25 - 31 agosto: il Roumiage per l'anno dell'acqua
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L'edizione 2003 del Roumiage de Setembre - incontro provenzale internazionale è ispirato all'anno internazionale dell'acqua promosso dalle Nazioni Unite. Oltre alla tradizionale matrice provenzale, l'edizione 2003, si accosta alle tematiche promosse dal comitato internazionale per il Contratto Mondiale dell'Acqua e ne evidenzia la caratteristica principale, poiché l'intero avvenimento si svolge in ambienti montani ricchi d'acqua e di sorgenti. Dalle Alpi Provenzali sgorgano, infatti, il Po (che si riversa sulla pianura Padana) e la Durenza (che raggruppa le acque di Provenza sino al Mediterraneo). Dunque un abbinamento, quello acqua-Roumiage e cultura provenzale, che ben concretizza la portata dell'evento.
In seguito al successo ottenuto con "2001 anno delle lingue", "2002 anno intern. delle montagne", gli organizzatori ritengono interessante tentare una programmazione che segua un tema definito, non senza prevaricare l'ispirazione originaria, quella di incontro dedicato alla cultura ed alla lingua provenzale. Questo dato può accrescere e dare un "surplus" alla forza d'azione e di performance dell'evento. Poiché la manifestazione sta assumendo rilievo europeo e di anno in anno coinvolge con sempre maggior vigore e adesione popolare il territorio italo-francese dal sud-Piemonte al "Midi de France".
Il Roumiage attualmente rappresenta una delle manifestazioni più importanti del settore alpino occidentale che, anno dopo anno, ha acquistato una grande eco a livello europeo.
Aigo d'en viage, aigo d'encuéi
Acqua: questione di cultura e di vita per la montagna
Convegno-dibattito, Santo Lucio de Coumboscuro (CN), 30 agosto 2003,
h. 15.00
Per la montagna, le nostre valli, quelle del Piemonte sud-occidentale, perla nostra gente, oggi come in passato l'acqua è vita.
La "questione acqua" è "questione culturale" che unisce tutti i popoli. Così, tra montagna e pianura, come tra Nord e Sud del mondo, tra nazioni ricche e povere, su questo tema non può che esistere comunione d'intenti.
L'acqua intesa non solo come risorsa, ma anche come elemento dinamico di un intero mosaico di società, genti, comunità, ci lega a popoli lontani, d'altri continenti.
La minoranza provenzale, a cui appartiene la comunità di Coumboscuro, è consapevole che essere protagonista a livello locale vuol dire pensare, agire, anche su scala globale.
L'acqua è parte di un ambiente, di un contesto, inteso come sistema articolato di risorse naturali, culturali, storiche, artistiche, umane: patrimonio comune da non disperdere, ma da gestire con saggezza affinché possa tradursi in fonte di vita, di crescita umana.
Difesa e rispetto dell'acqua significa rispetto della montagna, delle sue risorse e dei valori della sua gente, che, per sensibilità e bagaglio culturale, non può essere che la sola protagonista di una rinascita all'apparenza sempre più "improbabile".
I diritti della gente alpina stanno per essere definitivamente calpestati, per diventare oggetto dell'ultima, forse definitiva, rapina.
Le nostre valli, private nel secolo scorso dei loro giovani considerati carne da macello da impiegare nei due conflitti mondiali; la nostra gente, ammaliata da promesse di miglior vita e sradicata dai luoghi d'origine, stanno ora per essere depauperate di una delle loro ultime risorse, l'oro del 2000: l'acqua.
Le acque dei nostri torrenti vengono sempre più imbrigliate, regimentate in letti di cemento, impermeabili ad ogni forma di vita.
La logica è quella di continuare a metter le mani su questa ricchezza che per legge di natura non può avere valore commerciale, che è vitale per il suo territorio.
Invasi e piccole centraline (alcune in progetto, altre in costruzione) vengono contrabbandati come saggio utilizzo delle acque, mentre in realtà si porta via l'acqua dai torrenti, con l'alibi di "rassicuranti" dichiarazioni sui deflussi minimi vitali. Attualmente sono avviate procedure per la valutazione di impatto ambientale di una ventina di richieste di derivazione d'acqua a fini idroelettrici.
Tutto ciò con l'appoggio di quelle istituzioni che invece dovrebbero tutelare l'ambiente, volgendo l'attenzione alle aspirazioni delle popolazioni residenti.
Le prospettive di sviluppo delle regioni alpine debbono quindi essere sempre più inserite nel contesto di uno sviluppo sostenibile, che consenta a tutti gli uomini della Terra di poter vivere senza compromettere la possibilità delle future generazione di soddisfare i propri bisogni.
Sviluppo sostenibile che consiste in un progetto antropocentrico, che deve comprendere il rispetto e la valorizzazione di ogni aspetto socio-culturale.
Per questi motivi, in concomitanza con l'Anno Internazionale dell'acqua, in occasione dell'incontro provenzale internazionale del prossimo Roumiage di Setembre, che si terrà a Sancto Lucio de Coumboscuro, in Alta Valle Grana, Provincia di Cuneo, dal 29 al 31 agosto p.v. (da più di quarant'anni momento d'incontro transfrontaliero tra gente di lingua provenzale francese e italiana) si intende lavorare per promuovere la conoscenza pubblica, collettiva, del "problema dell'acqua", favorendo una partecipazione effettiva di tutti i cittadini alla gestione democratica di questo bene a livello locale, regionale, nazionale, internazionale e, naturalmente, per vocazione e identità storico-culturale, transfrontaliero.
Programma del Convegno:
Santo Lucio de Coumboscuro (CN), 30 agosto 2003, h. 15.00
S. ARNEODO (Pres. Coumboscuro Centre Prouven㧀al): Benvenuto e apertura del convegno;
M. VIANO (Moderatore - Coumboscuro Centre Prouven㧀al): Introduzione;
E. MOLINARI (Vicepresidente Contratto Mondiale dell'Acqua - Italia): Il Contratto Mondiale dell'Acqua;
G. LERDA (A.C.D.A. s.p.a. Cuneo): Lo sfruttamento della risorsa acqua sul territorio, in relazione al processo di privatizzazione ed alla normativa vigente;
A. MORISI (A.R.P.A. - Cuneo)⠀: Prelievi idrici: le conseguenze sull'ecosistema acquatico;
J.L LINOSSIER (ACME, Association Contract Mondial de l'Eau - France, CACE, Coordination des Associations de Consummateurs d'Eau e ATTAC): L'utilizzo della risorsa acqua nelle Alpi di Provenza;
Le realtà locali: testimonianze sui casi problematici;
Dibattito;
Conclusioni.