Cooperazione: Ong chiedono di ripristinare i fondi in Finanziaria

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L'Associazione Ong italiane ha inviato nei giorni scorsi una lettera a tutti i parlamentari chiedendo di porre rimedio alla "vergognosa proposta di drastico taglio dei fondi per gli Aiuti ai Paesi poveri rimettendo l'Italia nella giusta direzione di un impegno crescente nel sostenere la cooperazione internazionale e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

"La scorsa settimana il Governo ha avanzato la proposta di procedere, con la legge Finanziaria per il prossimo anno, ad un taglio degli stanziamenti per la cooperazione allo sviluppo e gli Aiuti ai Paesi poveri di oltre la metà delle risorse allocate lo scorso anno" - afferma nella lettera Sergio Marelli, presidente dell'Associazione Ong italiane. "Qualora confermata, una simile riduzione, senza precedenti, porterebbe la percentuale del PIL destinata alla lotta alla povertà allo scandaloso livello dello 0,1% quando, come noto, il nostro Paese ha formalmente assunto impegni vincolanti con la comunità internazionale per stanziare entro il 2010 lo 0,51% quale tappa intermedia per raggiungere lo 0,7% previsto per il 2015". "Pur coscienti della non facile situazione economica in cui verte il nostro Paese, crediamo fermamente nella possibilità di reperire le risorse necessarie per una priorità etica nei confronti delle popolazioni povere, passo fondamentale per garantire un futuro sostenibile alle generazioni future, anche del nostro Paese" - conclude Marelli richiamandosi alla sensibilità finora trovata in Parlamentari da parte di tutti gli schieramenti su questi temi.

La richiesta dell'Associazione fa seguito alle proteste già manifestate nei mesi scorsi da numerose ong italiane. Lo scorso giugno diverse associazioni hanno denunciato i tagli previsti dal decreto finanziario (Dpef) in riferimento agli impegni italiani in termini di risorse per la lotta alla povertà nel mondo evidenziando il consistente "passo indietro sia rispetto al documento di programmazione economica presentato dal governo Prodi l'anno scorso, sia rispetto al Dpef 2003-6 presentato dal precedente governo Berlusconi". E nei giorni scorsi la 'Coalizione italiana contro la povertà', che dal 2005 raduna più di 60 associazioni e network della società civile, ha chiesto al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, un incontro per discutere sui finanziamenti promessi dal governo italiano nella lotta contro la povertà nel mondo.

Intanto la Commissione commercio estero del Parlamento europeo ha bocciato due proposte di incremento dei fondi per i programmi di ricerca sulle malattie che colpiscono i Paesi del Sud del mondo e per permettere loro di attivare in loco la produzione di farmaci. Lo segnala l'europarlamentare Vittorio Agnoletto che con altri era stato tra i promotori della proposta bocciata "con un colpo di mano" dal Gruppo popolare del Parlamento europeo.

"Il primo emendamento prevedeva uno stanziamento di 5 milioni di euro invece dei 500mila previsti, per creare, direttamente nei Paesi in via di sviluppo (Pvs), un programma di ricerca sulle malattie collegate a situazioni di povertà. Anche il secondo stanziava di 5 milioni invece dei 500mila previsti per favorire il trasferimento nei Pvs di tecnologia destinata a favorire la produzione di farmaci in loco" - sottolinea Agnoletto che con gli altri promotori intende ripresentare la proposta in Commissione bilancio. [GB]

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