Io corro solidale e tu?

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Curioso mondo quello della corsa e dei corridori. Parliamo di amatori di ogni sesso e di ogni età che calzano ammortizzate scarpe da “running” e si cimentano con i loro limiti fisici e temporali “sulla strada”. Ne esistono di stagionali e di domenicali, ma i più corrono tutto l’anno, quando possono e dove possono, “Da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni” ha spiegato Karl Marx con una frase buona anche per la sociologia della corsa e non solo per il capitale e il proletariato. Ma questo colorato e più o meno veloce popolo di podisti scende in strada non solo “contro” il tempo, ma anche “con” la solidarietà. È sempre più facile, infatti, trovare piccoli e grandi competizioni che hanno abbracciato e dato spazio ad importanti programmi di charity, destinando una quota dell’iscrizione di ogni singolo atleta ad organizzazioni senza scopo di lucro o direttamente a progetti solidali.

Se gare come la New York City Marathon, la London Marathon, la Berlin Marathon e in italia la Milano Marathon, solo per citare alcune delle più famose, hanno da anni importanti programmi di charity, quest’anno ad abbracciarne uno ci ha pensato anche il Trento Running Festival, la due giorni trentina che il 10 e l’11 ottobre, con la Trento Half Marathon e lo storico Giro al Sas dei grandi atleti internazionali, darà vita ad un unico grande appuntamento destinato a trasformare la città di Trento nella capitale dell’atletica leggera, della corsa e della camminata con la Happy Family Run una passeggiata/corsa non competitiva tra le vie della città nella quale ci si potrà divertire tra le vie cittadine assieme alla famiglia, agli amici, ai compagni di scuola o al proprio cane.  Non solo, quindi, l’evento 2015 conta su un’organizzazione green attenta alla riduzione degli sprechi (carta, energia, alimenti, acqua…), all’eco-mobility, alla promozione dei prodotti locali e a km 0, alla gestione differenziata dei rifiuti e all’utilizzo di prodotti “ecologici”, ma l’organizzazione ha deciso che, per ogni iscritto alla Trento Half Marathon arrivato attraverso Fondazione Fontana Onlus (e non con l'iscrizione ordinaria), devolverà 5 Euro alle attività solidali della Fondazione che in Kenya con il partner Saint Martin promuove progetti comunitari a favore di persone con disabilità, ragazzi di strada, malati di AIDS, alcolisti e altre persone svantaggiate. 

È un legame geografico, oltre che solidale, quello che quest’anno ha legato il Trento Running Festival (e in particolare le eccellenze dell’atletica mondiale che parteciperanno allo storico Giro al Sas) e il partner keniano di Fondazione Fontana, quel Saint Martin di Nyahururu non così distante da Iten, il piccolo villaggio, noto per essere la fucina dei più vincenti corridori della storia. Ma mentre ad Iten si fa la storia dell’atletica leggera con “i primi della classe” che per il Kenya hanno fatto il pieno di medaglie (16 in totale!) anche all’ultimo mondiale di atletica a Pekino, a Nyahururu si prova a fare la storia correndo assieme agli “ultimi”. La comunità di Saint Martin, fondata nel 1997 da don Gabriele Pipinato, grazie al contributo di circa mille volontari, cerca infatti di restituire quotidianamente alle persone più povere fiducia e dignità, condividendo il cammino di una crescita materiale e spirituale capace di renderle una risorsa da ricevere e non un peso da portare. Come? Only through community, che non è solo lo slogan di questa realtà che “Solo attraverso la comunità” si fa carico di chi ha più bisogno, mettendo in campo quelle energie e quelle risorse che né un singolo e né una famiglia possono trovare da soli. 

Una sfida in più quindi quella di questo Festival sportivo che vuole essere ricco di valori solidali oltre che tecnici e ambientali per riuscire a portare a Trento un numero considerevole di partecipanti alla mezza maratona, una gara che quest'anno è riconosciuta dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal) ed è inserita anche nel calendario internazionale con la prestigiosa omologazione AIMS – IAAF che ne certifica la perfetta misurazione. Lungo la gara saranno previsti punti di intrattenimento, animazione e spettacolo con band e gruppi musicali. Un vero music festival nel festival teso a rendere più vitale, divertente e simpatico il percorso di gara che permetterà agli atleti di allentare la tensione e ritrovare il ritmo per proseguire verso il traguardo.  L’idea di fondo di questa edizione 0 è però quella di partire da una gara prestigiosa come il Giro al Sas, giunta alla sua sessantanovesima edizione e con al via i migliori interpreti al mondo di questa disciplina il sabato (potrebbe esserci al via anche il mito dell’atletica leggera di tutti i tempi, ovvero Haile Gebrselassie) e trasformare la mezza maratona della domenica in una gara al livello di molte città in Italia e nel mondo con numeri, quindi, davvero importanti.

“L’obiettivo - per il comitato organizzatore - è trasformare la Trento Half Marathon in un evento di massa, appetibile, che sappia offrire un pacchetto completo, per unire lo sport alla cultura, il turismo alla solidarietà. Se Treviso o Verona riescono a raggiungere grandi numeri, siamo convinti che anche Trento possa, in un paio di anni, puntare ad avere al via almeno due o tremila atleti, facendo leva anche sulle bellezze culturali ed ambientali che offrono il territorio e il centro storico di Trento”. L'organizzazione è già pronta a superare i 1.000 atleti quest'anno e nei due giorni di Trento Running Festival sarà attivo un "villaggio dell'ospitalità", ribattezzato Trentino Wellness Expo allestito in Piazza Fiera, un centro accoglienza per atleti e famiglie utile alla distribuzione dei pettorali, dei pacchi gara e del Pasta Party finale. Un biglietto da visita del progetto, una “casa” per i runners, oltre che un punto di riferimento e di ritrovo anche per il pubblico e le aziende di settore e non solo che hanno abbracciato l'iniziativa. E che abbraccio, visto che tutti gli iscritti alla Trento Half Marathon e alla Happy Family Run saranno i protagonisti dell’estrazione di una splendida Renault Clio.

Così per tutti quelli che decideranno di partecipare al Trento Running Festival è pronta quella che la blogger e scrittrice Noemi Cuffia chiama “l’estasi del corridore, l’attimo perfetto in cui la mente è sgombra, le endorfine in circolo, le pulsazioni alte e regolari, la visione limpida, i muscoli caldi, la motivazione solida”. Ecco la motivazione. Il Trento Running Festival, ne ha una in più, correre non solo “contro” il tempo, ma anche “con” la solidarietà. Del resto il Kenya è scuola per runners, ma anche di comunità. E allora buona corsa e Only through community per i corridori che sceglieranno di scriversi con Fondazione Fontana a questo Trento Running Festival 2015. Io corro solidale e tu?

Vuoi iscriverti alla Trento Half Marathon con Fondazione Fontana Onlus? Vai a questo link. Potrai farlo anche per l'Happy Family Run il giorno prima della gara in Piazza Fiera a Trento, presso il Trentino Wellness Expo.

Alessandro Graziadei

Sono Alessandro, dal 1975 "sto" e "vado" come molti, ma attualmente "sto". Pubblicista, iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2009 e caporedattore per il portale Unimondo.org dal 2010, per anni andavo da Trento a Bologna, pendolare universitario, fino ad una laurea in storia contemporanea e da Trento a Rovereto, sempre a/r, dove imparavo la teoria della cooperazione allo sviluppo e della comunicazione con i corsi dell'Università della Pace e dei Popoli. Recidivo replicavo con un diploma in comunicazione e sviluppo del VIS tra Trento e Roma. In mezzo qualche esperienza di cooperazione internazionale e numerosi voli in America Latina. Ora a malincuore stanziale faccio viaggiare la mente aspettando le ferie per far muovere il resto di me. Sempre in lotta con la mia impronta ecologica, se posso vado a piedi (preferibilmente di corsa), vesto Patagonia, ”non mangio niente che abbia dei genitori", leggo e scrivo come molti soprattutto di ambiente, animali, diritti, doveri e “presunte sostenibilità”. Una mattina di maggio del 2015 mi hanno consegnato il premio giornalistico nazionale della Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue “Isabella Sturvi” finalizzato alla promozione del giornalismo sociale.

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