ActionAid: al via il progetto 'Le altre olimpiadi'

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Dare voce anche a quella parte della popolazione cinese che non sarà sotto gli occhi dei riflettori di tutto il mondo con i Giochi. Con quest'obiettivo, ad una settimana dall'inizio delle Olimpiadi di Pechino, ActionAid lancia il progetto "Le altre Olimpiadi".

"Oltre alla Pechino tecnologica e splendente che il mondo vedrà in questi giorni esiste una Cina che lotta ogni giorno contro la povertà", spiega Daniele Scaglione, direttore della comunicazione di ActionAid. "Ed è per dare l'opportunità anche a queste persone di far vedere al mondo una Cina diversa che abbiamo intrapreso questo progetto".

ActionAid ha realizzato un documentario e 5 corti animati per raccontare come le zone rurali cinesi vivono le Olimpiadi. Il progetto è stato realizzato a Jinlong, un distretto che raduna 128 villaggi, per un totale di circa 30.000 abitanti, una di "terra di confine"a 2.500 km da Pechino e lontano dai fasti delle Olimpiadi. Gli studenti sono oltre 2.000 e molti di loro frequentano un grande istituto: la scuola elementare di Jinlong. Tra febbraio e marzo scorsi, il personale di ActionAid, accompagnato da un regista e da alcuni esperti di animazione ha realizzato, insieme a trenta bambini fra gli otto e undici anni della scuola elementare di Jinlong e con l'ausilio dei loro insegnanti, un laboratorio di animazione, al termine del quale i bambini hanno dato vita a cinque corti animati che raccontano "Le altre Olimpiadi", quelle dell'altra Cina.

ActionAid lavora in Cina dal 2001 e collabora con il governo centrale e le autorità locali, oltre che con altre ong internazionali e cinesi, e istituzioni accademiche e di ricerca, per aiutare le persone più povere ed emarginate delle aree rurali e urbane: contadini, donne, bambini, minoranze etniche, persone affette da Hiv/Aids.

"Lo scopo del progetto è stato principalmente quello di insegnare a bambini e docenti la produzione autonoma di un lavoro di animazione, attraverso l'utilizzo di tecniche informatiche", spiega Scaglione. "Non si tratta di un semplice progetto di comunicazione, ma di un modo innovativo per dare voce al Sud del mondo, utilizzando uno strumento diverso per raccontare le storie di chi vive in condizioni di disagio e di povertà, lasciando spazio prima di tutto a loro, alla loro creatività e alla loro fantasia"

Dal laboratorio ha preso forma uno spot di 30 secondi, realizzato dagli stessi bambini, in cui lo sport è diventato il tema principale della fantasia dei ragazzi, cui ha prestato la sua voce l'attore e doppiatore Sergio Fiorentini e un documentario che racconta l'esperienza dei bambini di Jinlong, diretto dal regista Sebastiano Tecchio.

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