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In Guyana si sciopera
dal blog "Codice deontologico dei giornalistə"
Guyana (francese). Poche notizie su questa regione e dipartimento d'oltremare francese nell'America meridionale di 86.500 km2 e oltre 260.000 abitanti; il capoluogo è Cayenne. Scarse le conoscenze, almeno dall'Italia. Ma in questi giorni la stampa francese non fa che parlare delle rivolte sociali e degli scioperi in corso da lunedì 27 marzo. Per la Francia, occuparsi dei territori lontani sembra essere un impegno che si attiva solo durante le campagne elettorali. Ogni candidato dice la sua pontificando sul da fare o su ciò che non è mai stato fatto, qualcuno addirittura la definisce un'"isola". Forse è bene che al candidato in questione venga mostrata una carta del mondo se mai si trovasse a governare la repubblica francese e i suoi territori d'oltremare. Anche il governo in carica incrocia gli sguardi e prova ad ipotizzare delle soluzioni che, come sempre sono più dichiarazioni teoriche che pragmatiche: una missione interministeriale è già in loco, ma gli abitanti non hanno voglia di sentire proclami. Chi sta marciando lungo le strade e protestando chiede un "piano Marshall". Il territorio è in difficoltà: un omicidio a settimana, un tasso di disoccupazione del 22 %, un tasso di natalità tra i più alti al mondo, un fin troppo prospero mercato dell'oro illegale e della droga, decine di migliaia di ingressi irregolari. La Guyana infatti è considerata, insieme a Mayotte (altro territorio d'oltremare che si trova tra le Comore e il Madagascar), una delle principali porte d'ingresso in Francia per persone provenienti da Haïti, Suriname e Guyana ("inglese"). La mobilitazione denuncia i problemi sanitari, educativi, economici, fondiari, abitativi, securitari che ostacolano un possibile decollo del paese. Dietro le proteste si fa strada un collectif pou la Gwiyann Dekolé, in creolo guianese, cioè pour que la Guyane décolle. Da seguire, le evoluzioni sul territorio guianese e i prossimi passi compiuti dai decisori politici ed economici che stanno dall'altra parte dell'oceano. Il decollo deve diventare una priorità, ne beneficerà anche la Francia metropolitana. #Guyana







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