Ferrovia? Si, binari di speranza

Binari, ferrovia Zimbabwe–Mozambico (foto: Conti C.)

Zimbabwe, un Paese ricco di risorse, bellissimo naturalisticamente, interessante. Immobile politicamente dal 1987, da quando cioè Robert Mugabe si è insediato al potere e non se ne è più andato. A 92 anni continua ad essere leader del Paese e a vietare le manifestazioni di opposizione al governo in un tira e molla con la corte suprema. Ci sono spiragli di speranza poiché in questi mesi l’opposizione sta tentanto di riorganizzarsi, non senza difficoltà,  in una grande coalizione per concorrere alle elezioni del 2018.

Intanto, lungo quella ferrovia che porta al mare e che per un Paese land-locked, cioè senza sbocco, significa molto, corrono e si intrecciano storie di insegnanti e commercianti che tentano la fortuna nei Paesi confinanti. Chi ha una formazione e un inglese impeccabili ha qualche chance di trovare lavoro nelle scuole internazionali, altri si cimentano nei business delle attività commerciali. Sempre tutti con il sogno di ritornare un giorno nel proprio Paese e farlo crescere, oltre la siccità, la crisi economica e politica, la corruzione e di poter esercitare la propria libertà di espressione. 

Commenti

Ottobre 2025

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31