Dakar sott'acqua

La stagione delle piogge, conosciuta come hivernage, termine di coloniale memoria, tanto attesa dagli agricoltori e non solo, non sempre ha effetti benefici. Dakar è nel caos: strade allagate, circolazione perturbata dal formarsi di enormi "aree umide" che obbligano gli automobilisti a scegliere percorsi alternativi con la conseguenza di un enorme disordine, infinite code e disagi per gli abitanti della capitale della Teranga. Ma la responsabilità non è certo tutta di madre natura; spesso quelle che vengono veicolate come "catastrofi ambientali" sono spesso il risultato dell'incompetenza dell'uomo, ingegnere o genio civile che, oltre a "bonificare", cementa ed asfalta senza prevedere bacini di contenimento delle acque piovane e canali di evacuazione efficienti. Stato di emergenza? Ad essere sott'acqua non è solo Dakar, anche Kaolack ed altre cittadine stanno combattendo contro gli allagamenti. Forse interverrà il Plan Sénégal Emergent (2014-2018), un piano dagli obiettivi ambiziosi per gestire le emergenze economiche e sociali del Paese. Speriamo che, anche per quest'anno, non ci sia solo la solita azione di rattoppo, in attesa del prossimo hivernage, ma possa risvegliarsi un bisogno e un agire politico finalizzato a realizzare un serio piano di riassetto del sistema di circolazione della capitale. 

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