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Cultura e partecipazione per una nuova modernità
dal blog "Codice deontologico dei giornalistə"
Da ieri notte è cominciato l'arrivo alla spicciolata di tutti coloro i quali parteciperanno ai lavori della Carta di Lampedusa. Rappresentanti di associazioni, movimenti, sindacati, giuristi, giornalisti free-lance, giunti non solo dall'Italia ma anche da altri paesi europei come Germania, Inghilterra, Turchia, per esempio. Sono attese circa duecento persone per questo evento e considerando che Lampedusa è abitata da circa seimila abitanti, si può affermare che si tratta di un progetto piuttosto rilevante in termini organizzativi.
Nei giorni precedenti, dedicati all'ambientamento nel contesto dell'isola, ho avuto modo di parlare e confrontarmi con diverse persone, fra queste Antonella Brischetto, assessora alla Cultura e alla Scuola di Lampedusa, con la quale ho discusso di un interessante iniziativa di Ibby-Italia, organizzazione no-profit impegnata nel facilitare l'incontro tra libri, bambini e ragazzi. Nei prossimi mesi, infatti, verrà inaugurata una biblioteca dedicata ai bambini e ragazzi che abitano sull'isola e ai giovani ospiti del Centro di Primo Soccorso e Accoglienza, e in un prossimo futuro si vorrebbe istituire anche un vera e propria biblioteca di base, struttura ad oggi non presente sull'isola, anche se non è sempre stato così. Parlando con la signora Rosa, la titolare del B&B che mi ospita, ho saputo che a Lampedusa c'erano due biblioteche e addirittura due cinema, strutture oggi praticamente non più esistenti a causa di una forte emigrazione dei lampedusani avvenuta negli anni '70: mancando la domanda, causata da un forte calo demografico indotto dall'emigrazione, anche l'offerta è venuta meno. Si è determinato così un indebolimento del tessuto sociale che con la modernità ha favorito lo sviluppo di un turismo improntanto più sul profitto che sulla qualità delle strutture ricettive.
Se l'emigrazione ha destrutturato un contesto sociale, l'immigrazione ne sta costruendo uno nuovo. Il fatto che oggi la biblioteca per ragazzi sia stata istituita dai volontari di Ibby, proprio a Lampedusa, è significativo perchè i rischi che i migranti sono disposti a correre per raggiungere le coste di quest'isola fanno di questo luogo un simbolo di tutti i luoghi remoti e quindi la creazione della biblioteca è un richiamo alle istituzioni e alla società civile affinchè ci si ricordi quanto la cultura sia determinante nel fondare principi di tolleranza e di comprensione dell'altro.
Partendo dalla cultura e dalla partecipazione, credo sia possibile dar vita ad una modernità nuova che metta al centro ciò che abbiamo dimenticato. Una biblioteca, un evento partecipativo come la Carta di Lampedusa non sono solo singole risposte a due differenti esigenze. Sono i segnali di una nuova società che vuole nascere per mettere da parte un passato che ci ha dato benessere, ricchezza, ma ci ha reso anche così “squilibrati”.
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