Cooperazione italiana: nè decentrata nè finanziata

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"L'Italia fa moltissimo per la cooperazione internazionale che è un grandissimo patrimonio del nostro Paese, che dobbiamo valorizzare sempre di più". Lo ha affermato il Direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, Giuseppe Deodato, aprendo i lavori del convegno: "L'Africa a Milano - migrazioni e sviluppo" organizzato dal Comune di Milano in collaborazione con la Regione Lombardia, il Cespi, Centro studi di politica internazionale, l'Ispi, Istituto per gli studi di politica internazionale tenutosi nei giorni scorsi nel capoluogo lombardo. "Le nostre iniziative spesso sono poco conosciute dalla gente, ma sono moltissime e in tutti i campi. Per questo siamo qui - ha spiegato Deodato - per far sapere ai cittadini italiani cosa facciamo con i loro contributi e con le risorse del Paese".

Un Convegno, quello di Milano, che ha suscitato le proteste e le repliche sia del mondo politico che delle associazioni. ''E' una splendida dimostrazione di democrazia e di onestà intellettuale limitare il confronto istituzionale alla sola maggioranza, soprattutto in merito ad un tema importante come quello della cooperazione'' - ha dichiarato Alberto Mattioli, vicepresidente della Provincia di Milano con delega ai rapporti internazionali, riguardo alle Giornate per la Cooperazione Italiana, organizzate dalla Farnesina. ''Giornate in cui risalta l'esclusiva presenza di parlamentari e amministratori locali del centrodestra - precisa l'esponente della Margherita- come se gli Affari Esteri del nostro Paese fossero appannaggio del solo Governo e di chi lo sostiene''.

Un forte smentita, dunque al Ministro degli Esteri Franco Frattini che aveva parlato delle "Giornate" presentando "un nuovo modello di 'Cooperazione decentrata' e definendone gli obiettivi: "illustrare la nuova strategia della Cooperazione del nostro Paese, orientata verso un più ampio coinvolgimento di Regioni, Province e Comuni, fondazioni pubbliche e private, associazioni, università e centri di ricerca". "Un nuovo modello di 'Cooperazione decentrata' - spiegava Frattini - che porta sulla ribalta internazionale il volto composito del 'Sistema Italia' anche nell'azione del sostegno solidale dei processi di pace e dei programmi di Cooperazione allo Sviluppo".

Al di là delle belle parole di Frattini va sottolineato, infatti, che l'Italia non ha ancora versato il contributo di 100 milioni di euro promesso per il 2004 al "Fondo Globale per la lotta all'Aids, alla tubercolosi e alla malaria" , come denunciato nelle scorse settimane dall'Osservatorio Italiano sull'Azione Globale contro l'AIDS, composto da 24 ONG operanti in oltre 100 Paesi.

E dopo il taglio di 250 milioni di euro e la riduzione dei fondi nella Finanziaria 2005 per la Cooperazione Internazionale, i capitoli di spesa per il sociale continuano ad essere nel mirino dei tagli voluti dal Governo per risanare il buco dei conti pubblici. Questa volta a farne le spese infatti è stato l'8 per mille dell'Irpef che più di tre milioni di contribuenti hanno deciso di destinare allo Stato. "Il saccheggio di 80 milioni di euro all'8 per mille - ha dichiarato Sergio Marelli, Presidente dell'Associazione ONG Italiane - rappresenta un atto gravissimo contro le attività sociali ed etiche del paese. E' un attacco chiaro alla cooperazione internazionale essendo obiettivi dichiarati delle risorse del fondo statale, la lotta alla povertà, alla fame, e l'assistenza ai rifugiati".

Le "Giornate per la Cooperazione Italiana" fanno parte di un fitto calendario di incontri promosso dalla Farnesina in tutta Italia, iniziato appunto nel capoluogo lombardo con il convegno "Africa a Milano", che si concluderà a Roma, il 6 e 7 dicembre, con un incontro-conferenza, che vedrà la partecipazione di tutti gli Enti coinvolti, per una riflessione comune sul sistema "Cooperazione" all'Auditorium, a cui parteciperanno personaggi dello spettacolo, della cultura e dello sport, che testimonieranno il loro sostegno agli impegni della cooperazione. [GB]

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