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Italia: nuove regole per l'adozione a distanza
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Oggi in Italia sono circa un milione le persone che hanno scelto il sostegno a distanza come forma di solidarietà. La stima è fornita dal Comitato Promotore del 5⺀ Forum del Sostegno a Distanza, svoltosi a Genova il 29 novembre scorso.
Le associazioni, laiche e religiose, che promuovono questa forma di assistenza hanno per l'occasione sottoscritto la "Carta dei principi per il sostegno a distanza". Si tratta degli impegni volti a garantire sia chi aderisce ai loro progetti che le persone che vengono aiutate e dovrebbe diventare il codice etico di chi si occupa di adozioni a distanza. "Occorre chiarezza e trasparenza - ha detto Vincenzo Curatola a nome del Comitato Promotore - le associazioni che si occupano di adozione a distanza sono ormai talmente numerose che è necessario garantire sia chi vuole sottoscrivere questa forma di solidarietà che i destinatari".
"La Carta della Qualità del Sostegno a Distanza" - commenta Marco Di Mauro, Direttore Generale dell'associazione Intervita - rappresenta uno sforzo esemplare per tutto il mondo del non profit. Un'autoregolamentazione che permette di non ingabbiare l'adozione a distanza, strumento di solidarietà multiforme ed efficace, e di non escludere le piccole realtà locali e volontaristiche."
Il sostegno a distanza è un atto di solidarietà che consiste nell'impegno morale a inviare, tramite referenti responsabili, un contributo economico stabile e continuativo, del cui uso il donatore riceve riscontro, rivolto a minori, adulti, famiglie, comunità ben identificate, in condizioni di necessità e in ogni parte del mondo, per offrire la possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita nell'ambiente sociale e culturale in cui vivono. Attualmete i paesi più aiutati sono, in ordine decrescente, Sud America, Africa, Asia, Est europeo, Medio Oriente. Il periodo di aiuto è da un anno a tempo indeterminato. Nel 59% i referenti sul posto sono missionari, per il 30,9 associazioni o gruppi locali, per il 28,7 un italiano volontario sul posto.
Oltre alla alla Carta di Qualità, sono state presentate altre due proposte: un telefono nazionale al quale tutti potranno rivolgersi per avere informazioni e l'istituzione di un registro nazionale per le associazioni. [RB]
Altre Fonti: La Gabbianella