Comunicazione: chiusa TV di strada

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La street Tv di Senigallia Disco Volante è stata disattivata e sigillata il 19 settembre scorso perchè non provvista di concessione governativa. Disco Volante televisione fondata da una cooperativa di disabili, trasmetteva da alcuni mesi in un raggio di qualche centinaio di metri, senza coprire alcun altro segnale. La street Tv sprovvista di concessione governativa che autorizza a trasmettere, violava un articolo Legge Mammì. "Anche Rete4 non dispone della concessione, e il suo raggio di azione non è di centocinquanta metri. Ma Rete4 può trasmettere, il Ministero delle Comunicazioni non la chiude" si legge nel comincato diffuso dalla rete nazionale di televisioni di strada Telestreet.

 

testo integrale del disegno di legge "Gasparri"

Quella delle tv di strada, o di quartiere, di condominio, è un'esperienza che facendosi largo nei buchi dell'etere diffonde la coscienza che è possibile rompere il monopolio della comunicazione prendendosi semplicemente la responsabilità di comunicare, con tutti gli strumenti, anche quello televisivo. Perciò "Telestreet insiste nel rivendicare il diritto alla comunicazione e dichiara che continuerà con tutti i mezzi a riaffermare questo diritto sancito dall'art. 21 della Costituzione".

Di questioni legali legate all'uso delle frequenze in diversi paesi e all'uso tattico e integrato della rete e del wireless per espandere il raggio di trasmissione delle piccole emittenti bypassando legislazioni sempre piu' restrittive si è parlato anche a "Next5minutes" il festival dedicato ai media tattici e alla comunicazione indipendente conclusosi da poco ad Amsterdam.

Un progetto significativo e' stato quello raccontato da Arun Metha, media attivista di Dehli e presidente della Society for Telecommunications Empowerment (Stem) che cerca soluzioni per diffondere le tecnologie a basso costo nelle aree piu' povere dell'India. Poiche' in India le leggi sulla trasmissione sono molto restrittive, Metha e la sua organizzazione hanno cercato la potenza piu' bassa per trasmettere via radio senza dover chiedere una licenza al governo. Hanno scelto cosi' i 15 milliwatt, una potenza che viene abitualmente usata per i telefoni e i microfoni cordless come per i dispositivi di apertura delle porte di un'automobile. Hanno quindi costruito dei mini-trasmettitori per consentire a un'organizzazione di donne di un villaggio dell'India di costruire la propria radio comunitaria. Il governo ha risposto inviando delle lettere di minaccia, cui gli attivisti hanno risposto ironicamente sostenendo che anche il governo viola la legge ogni volta che organizza una conferenza con microfoni senza fili. (RB)

Fonti: Telestreet, Rekombinant.

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