Perù: stop dei finanziamenti Ex-Im Bank al gasdotto Camisea

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La banca americana Ex-Im Bank ha bloccato il finanziamento concesso al progetto Camisea, che consiste nella creazione di due gasdotti che attraversino la foresta amazzonica peruviana e permettano in questo modo lo sfruttamento commerciale del gas naturale che lì verrebbe estratto.

La decisione della Ex-Im Bank è arrivata in seguito alla costante pressione delle associazioni a difesa dell'ambiente e dei diritti degli indigeni. La banca statunitense ha negato un finanziamento di 213 milioni di dollari. La associazioni e Ong che si stanno battendo per fermare il progetto hanno espresso soddisfazione e si sono congratulate con la direzione della Ex-Im Bank. John Son, rappresentante di Friends of the Earth, applaude alla decisione della Ex-Im. "In questo modo la Ex-Im Bank ha deciso di non sostenere la massiccia distruzione ambientale che il progetto verrebbe a causare".

Il progetto Camisea è, da un punto di vista ambientale, uno tra i più dannosi progetti in corso nella foresta amazzonica. Il progetto, con un costo previsto intorno ai 2,6 miliardi di dollari, è localizzato in una delle più preziose foreste pluviali del mondo nella remota Urubamaba Valley nel sud-est dell'Amazzonia peruviana e prevede la costruzione di un impianto di estrazione di gas naturale nel cuore della foresta e di due gasdotti che attraverserebbero tutta la foresta per arrivare sulle coste peruviane ed argentine.

I primi lavori di costruzione, hanno avuto seri impatti negativi sull'incontaminata natura della regione del fiume Camisea e sulle popolazioni indigene. Ora sono attese le decisioni sul finanziamento all'opera da parte della Banca Interamericana di sviluppo e di alcune agenzie di credito all'esportazione europee, tra cui anche l'italiana SACE (Servizi Assicurativi del Commercio Estero).

Il consorzio costruttore, capeggiato dalla Hunt Oil, una delle società che ha sostenuto con 100.000 dollari la campagna elettorale del presidente Bush, si trova a questo punto in forte difficoltà, visto che i costi totali per il completamento del gasdotto si aggirano intorno a 1,5 miliardi di dollari. Anche la Kellogg, Brown e Root, sussidiaria della Halliburton, è coinvolta negli studi di fattibilità per l'esportazione negli Usa del gas peruviano.

"La SACE", ha dichiarato Antonio Tricarico, coordinatore della Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, "ci ha detto a marzo che ha un ruolo minoritario nel finanziamento del progetto e che la sua decisione sulla concessione di garanzia per 20 milioni di dollari a favore del Nuovo Pignone italiano sarebbe dipesa dall'atteggiamento dei finanziatori americani. Ora che la Ex-Im Bank ha detto no attendiamo una bocciatura esplicita del progetto per motivi ambientali, sociali e di diritti umani anche dalla SACE. Il sostegno dell'assicuratore pubblico deve andare a chi promuove lo sviluppo sostenibile e non a chi esporta disastri, come Camisea" - ha concluso Tricarico.

Fonti: Friends of the Earth, Amazon Watch, Bank Information Centre, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale.

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