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Guatemala: la difficile campagna elettorale
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Il Movimento Sociale e Popolare ha organizzato recentemente in Guatemala una marcia per la democrazia, per la trasparenza elettorale e contro l'impunità.
A relazionare l'evento è Alessio Ciacci da Carta "erano presenti studenti, attivisti dei diritti umani, politici, sindacalisti e lavoratori, forte è stata la condanna ai fatti del "giovedì nero" che hanno messo la capitale nel caos più assoluto, così contro l'alterazione dell'ordine costituzionale e il crescente clima di violenza che si vive nel paese. (...) Alla manifestazione ha partecipato anche un gran numero di organizzazioni popolari come il Fonte Civico per la Democrazia e l'Allenza contro l'Impunità il cui segretario, ha affermato: "E' necessario rafforzare un movimento di base di resistenza pacifica agli ultimi accadimenti che hanno violato la Costituzione. E' un'umiliazione per il Guatemala che un genocida sia candidato alle prossime elezioni presidenziali". Forte anche la voce dei familiari degli scomparsi e delle vittime del genocidio".
La società civile guatemalteca si aspetta dalle prossime elezioni perviste per il 9 novembre la "possibilità di costruire una democrazia che non si caraterizza solo per la presenza di elezioni ma anche per la partecipazione di tutti i settori sociali e per la chiarezza di quali siano i poteri dello stato" - come sostiene il Premio Nobel per la Pace Rigobertà Menchù che chiede l'appoggio dei governi e della comunità internazionale per monitorare il corretto svolgimento delle elezioni.
Anche il giornale femminista "La Cuerda" denuncia il clima intimidatorio che caratterizza questo turbolento periodo pre-elettorale e lamenta la mancanza di una presenza femminile nelle liste elettorali a scapito invece di una massiccia partecipazione di ex-militari.
Alessio Ciacci cita inoltre i dati dell'ultimo Rapporto dell'UNDP "Rapporto sullo Sviluppo Umano in Centroamerica e Panamà"
Rapporto dell'UNDP
"Rapporto sullo Sviluppo Umano in Centroamerica e Panamà"
, evidenziando come gli indici di sviluppo del Guatemala siano tra i più bassi del Centramerica e i dati relativi alla povertà, alle spese militari, e politiche di spesa pubblica ben evidenziano il malgoverno del Paese. Il Rapporto afferma che solo se il Guatemala attuasse una distribuzione delle ricchezze come il Costa Rica, la percentuale dei poveri scenderebbe drasticamente dal 57% al 35% della popolazione.
Fonti: Carta, La Creuda, Democrazia Digital.