Cooperazione: Cipsi, la solidarietà se la pagano i cittadini

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Il Governo riduce di un terzo i fondi per le ong, il Cipsi rilancia con 9 progetti per l'acqua in Africa e Brasile e invita tutta la società civile alla mobilitazione "Mentre questo Governo dimostra tutto il proprio disinteresse per il lavoro delle organizzazioni italiane di cooperaazione internazionale, i cittadini ci chiedono di continuare a lavorare per i difendere i beni comuni nei Paesi più poveri. Se i finanziamenti alle ong di cooperazione diminuiscono di oltre il 35%, da oltre 6 mesi non vengono approvati nuovi progetti e da un anno non vengono erogati i fondi per i progetti già approvati, ben 308 milioni di euro vengono impegnati in operazioni in Iraq al seguito dell'esercito, che di umanitario hanno ben poco.

Come federazione di ong il CIPSI rinnova il proprio impegno in difesa di una concreta solidarietà internazionale lanciando 11 progetti per l'accesso all'acqua in alcuni dei Paesi più poveri, con un impegno di oltre 400mila euro. Ma chiede anche alla società civile italiana di mobilitarsi, moltiplicando le voci critiche contro questa deriva".

Questo l'annuncio del presidente del Cipsi Rosario Lembo, intervenuto al convegno Coop "Acqua per la pace".

"Mentre il premier Berlusconi, da Genova ad Evian, millanta presunti aumenti di fondi per le nostre attività, in realtà il Governo, con una riduzione sistematica degli investimenti e la paralisi del settore, recita il requiem della cooperazione internazionale - ha continuato Lembo - e in particolare dell'aiuto per lo sviluppo che per decenni ha permesso di sopravvivere e di uscire dalla miseria alle persone più povere del pianeta".

Le ong del Cipsi rispondono all'immobilismo delle istituzioni, su invito dei cittadini che stanno dimostrando tutto il loro interesse a sostenere, anche in proprio, una politica italiana della solidarietà internazionale adeguata, ha presentato11 progetti per consentire l'accesso all'acqua a oltre 200mila cittadini, per un impegno complessivo di oltre 400mila euro. La Coop, nell'ambito delle proprie attività di solidarietà, si è impegnata a sostenere alcune delle realizzazioni previste in Africa.

Il dettaglio di alcuni progetti

Congo (area rurale Katanga). Potenziamento del Centro Sanitario Materno-Infantile di Mulumba che contribuisce allo sviluppo rurale dell'area bersaglio, migliorando le condizioni socio-sanitarie delle vedove, dei ragazzi residenti nella zona con l'approvvigionamento d'acqua potabile per la popolazione locale. (progetto a cura AIS-Seguimi/CIPSI)

Etiopia (distretto di Gode) - Il progetto ha l'obiettivo di migliorare l'approvvigionamento di acqua potabile e irrigua, facilitare lo sfruttamento e la difesa delle risorse idriche esistenti in circa 150 villaggi del distretto. I beneficiari sono circa 130.000 persone, inclusi i rimpatriati, gli sfollati e i residenti, che vivono in un'area di oltre 16.000 km2 nella parte centro-orientale della Somalia. (progetto a cura CCM/CIPSI)

Uganda (Katikamu) Migliorare le condizioni di vita dei circa 8000 soci della cooperativa TDA, che abitano nei villaggi dove saranno realizzati i pozzi (progetto a cura ONG SOS Missionario/Cipsi)

Eritrea (regione di Kerkebet) La comunità di etnia Hidareb della regione rischia di sparire a causa dei problemi legati alla mancanza di acqua. Il progetto serve a favorire, in vari villaggi, l'accesso all'acqua potabile, grazie a un sistema di pompe e consente il passaggio dalla produzione agricola di sussistenza a quella agricola, migliorando la dieta alimentare e gli scambi sul mercato locale (progetto a cura Gruppo Missioni Asmara/CIPSI).

Camerun (Yaoundè) Il progetto sostiene la costruzione di fontane e servizi igienici per le circa 300 donne delle 10 cooperative di donne del mercato della città di Yaoundè , per migliorare le condizioni igienico-sanitarie, per fornire acqua potabile agli esercenti e ai i frequentatori del mercato stesso (progetto a cura Incontro fra i popoli/ CIPSI ).

Brasile (Minas Gerais) Riconversione delle colture agricole per uno sviluppo dell'area ecosostenibile attraverso il recuoero e la tutela delle sorgenti d'acqua (progetto a cura Cevi/CIPSI)

Fonte: Cipsi

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