Perugia-Assisi: Mosaico di pace riapre il dibattito

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Dopo la decisione della Tavola della Pace di togliere il termine 'pace' dalla sigla della prossima edizione della marcia Perugia-Assisi si riapre il dibattito sul significato della manifestazione. Nel numero di settembre, il mensile Mosaico di Pace dedica ampio spazio ad un intervento di Flavio Lotti, nella quale il coordinatore della Tavola risponde a p. Alex Zanotelli che aveva definito la decisione "Un modo per togliere dall'imbarazzo tanti politici".

"Togliamo subito di mezzo la menzogna e poi riflettiamo sulla sostanza. La menzogna è lo stravolgimento della Marcia Perugia-Assisi, la rottura della tradizione capitiniana, l'abolizione della parola pace, il maldestro tentativo di "togliere dall'imbarazzo i politici" - replica Lotti. "Nulla di tutto questo ha il minimo fondamento nella realtà delle cose, di quei fatti a cui tutti amiamo richiamarci salvo poi dimenticare di andarli a verificare. Tutte queste dicerie che hanno alimentato commenti acidi e preoccupazioni legittime sono pura menzogna e come tali vanno trattate".

Venendo specificamente alle parole di p. Zanotelli, il coordinatore della Tavola afferma: "La Tavola, sembra dire Zanotelli, è complice di una certa politica che parla di pace ma poi è pronta a fare la guerra, ad aumentare le spese militari, a costruire la base di Vicenza. Voglio troppo bene ad Alex per far finta di nulla. Non per difendere la Tavola della pace da un fatto inesistente ma per sollevare io stesso alcune domande. È possibile costruire la pace senza fare i conti con la politica? Cosa vuol dire fare i conti con la politica? Quale rapporto ci deve essere tra i "costruttori di pace" e i "politici"? In che modo si può stabilire un rapporto costruttivo con la politica senza minare l'autonomia del movimento per la pace? Come può il pacifismo contribuire alla costruzione di una politica di pace? E, in Italia, cosa significa tutto questo?".

Pronta la replica di p. Zanotelli: "Quindi rimettiamo la parola Pace nella Perugia-Assisi. E come sottotitolo metterei: 'Scegliamo e pratichiamo la nonviolenza attiva'. È quanto ci ha insegnato con forza il fondatore della Perugia-Assisi, Aldo Capitini". "Penso sarebbe fondamentale oggi che i politici, partecipanti alla Marcia, sentano proclamare con forza e vigore, queste verità. Sono quegli stessi politici che hanno votato il rifinanziamento della guerra in Afghanistan, e la finanziaria con i suoi 23 miliardi per la difesa (con il 13% di aumento sulla finanziaria di Berlusconi)" - nota il missionario.

E sulla possibilità di "costruire la pace senza fare i conti con la politica", p. Alex afferma: "No!". "Ma dobbiamo capire per cosa intendiamo per politica e quanto la cosiddetta politica, oggi, può decidere. Penso che solo una forte presa di coscienza dal basso, una sferzata di "cittadinanza attiva" potrà forzare i nostri politici a rifiutare la via della guerra. La mia convinzione è che oggi i governi, i partiti, i politici obbediscono non a chi li ha eletti, ma ai potentati economico-finanziari o ai complessi militar-industriali. Per cui solo un grande movimento dal basso (reti locali e planetarie) potrà "forzare" i nostri politici a imboccare un'altra strada. È la strada dei "beni comuni", dei diritti fondamentali umani come l'acqua, l'aria... L'impegno per questi beni comuni diventa l'impegno per il recupero della democrazia".

L'invito che emerge da entrambi gli interventi è comuque al dialogo, aperto e schietto: "Credo sia venuto il tempo di affrontare questo nodo a viso aperto. Discutiamone" - afferma Lotti. "Non dividiamoci per questo. Continuiamo a discutere fra di noi, a dialogare, a confrontarci, ma senza spaccarci. Siamo già così pochi! Teniamo questo movimento per la pace unito! In un momento in cui la minaccia atomica ritorna con forza, il movimento per la pace si ritrovi unitario a dire no a ordigni atomici sul nostro territorio" - sottolinea Zanotelli richiamando la Campagna "Un futuro senza atomiche" a favore della proposta di legge d'iniziativa popolare perché l'Italia si dichiari "zona libera da armi nucleari".

Intanto sul Corriere dell'Umbria è stato pubblicato oggi il testo integrale dell'appello che invita alla Marcia per la pace Perugia-Assisi che si svolgerà domenica 7 ottobre: un'edizione della Marcia che rivolgerà l'attenzione a "Tutti i diritti umani per tutti". I partecipanti saranno a Perugia per raggiungere obiettivi concreti a partire dalla costruzione di "una politica nuova e di una nuova cultura politica nonviolenta fondata sui diritti umani". Anche quest'anno l'invito della Tavola della pace è ad "essere in tanti per poter riflettere sulle proprie responsabilità e camminare insieme sulla strada che rigenera fiducia, speranza e volontà di cambiamento". [GB]

Tutti i materiali per la Perugia-Assisi, il programma della Settimana della Pace e dell'Assemblea dell'Onu dei Popoli di Perugia sono disponibili al sito: www.perlapace.it

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