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Sponsor etici: Zanotelli denuncia il 'grave peccato' di Veltroni
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Nella conferenza stampa indetta dalla Campagna 'sponsor etici' il missionario p. Alex Zanotelli ha sottolineato il "grave peccato" commesso dal Sindaco Veltroni e dall'Amministrazione Capitolina nel non rispettare gli impegni presi ormai due anni fa per impedire che imprese che violano i diritti umani e ambientali siano partner del Comune in molti eventi pubblici proposti alla città. Durante la conferenza stampa sono state segnalate le 404 sospette violazioni al regolamento sugli sponsor etici riscontrate dall'Osservatorio Oppidum, relative nei 20 eventi monitorati (dall'Estate Romana, alle le Notti Bianche, il Telecomcerto, il Festival del Cinema, quello delle Letterature, Maratona di Roma . ecc.) organizzati o patrocinati dal Comune grazie alle sponsorizzazioni di 22 imprese ritenute discutibili "discutibili rispetto al loro comportamento".
Secondo l'Osservatorio Oppidum "si tratta di imprese coinvolte nella produzione o nel commercio di armi, in gravi discriminazioni, in violazioni dei diritti dei lavoratori e utilizzo di lavoro minorile, in atti che violano il diritto alla sicurezza e alla salute dei consumatori e le norme sulla concorrenza ed in altri comportamenti certo non etici nella gestione dei beni comuni, soprattutto nel Sud del mondo. Tra queste l'Osservatorio Oppidum menziona Acea, Adidas, Alcatel, BNL, Bristol Myers Squibb, Capitalia, Daimler Chrysler, Enel, ENI, Exxon Mobil, Finmeccanica, IBM, Johnson & Johnson, McDonald's, Microsoft, Pepsico, Pfizer, Telecom, Unilever.
Il portavoce di Oppidum, Riccardo Troisi ha dichiarato che "occorre rilanciare la campagna su alcuni obiettivi concreti: il rispetto del Regolamento vigente; l'obbligo del parere del Comitato Etico anche per i patrocini, per evitare l'elusione del Regolamento; l'istituzione dell'Osservatorio Comunale sulle Sponsorizzazioni previsto dal Regolamento; l'aggiunta tra i principi etici di riferimento dell'obbligo di non tenere rapporti con regimi oppressivi".
Alberto Castagnola portavoce delle Associazioni del Tavolo dell'Altreconomia di Roma ha lanciato alcune proposte che la campagna fa al Comune di Roma per rendere efficace il regolamento. Tra queste ha chiesto di assicurare al Comitato Etico il supporto di una struttura di ricercatori interna o di un "advisor" etico esterno, coprendo i relativi costi con l'1% dei proventi derivanti dalle sponsorizzazioni; la previsione di una campagna promozionale per valorizzare l'iniziativa Sponsor Etici, che avrebbe la capacità di diffondere ulteriormente il consumo critico tra le altre pubbliche amministrazioni ed i cittadini; un'azione capillare di formazione sui dirigenti comunali in merito ai contenuti e all'attuazione del Regolamento e il coordinamento per la raccolta dei dati sulle sponsorizzazioni delle varie strutture comunali e municipali in capo al Segretario Generale ed infine uno spostamento delle competenze del Comitato dall'assessorato alla Cultura.
Ed infine Federica Battellini l'altra portavoce dell'Associazione del Tavolo dell'Altreconomia, ha illustrato le iniziative che saranno portate avanti dalla campagna che oltre ad un nuovo sito www.sponsoretici.org ha predisposto una lettera da mandare al sindaco e ai consiglierei comunali e per tutti i cittadini/e è stato presentato un adesivo che potrà esser attaccato nei pressi di tutti quegli eventi che sono sponsorizzati da imprese non etiche.
Il 15 Novembre 2004, grazie alla Campagna Sponsor Etici per Roma, attiva nella capitale fin dal 2001, il Consiglio Comunale approvava il regolamento sugli sponsor etici. Con questo regolamento il Comune di Roma si impegnava a selezionare i propri sponsor non solo in base alla convenienza economica della sponsorizzazione, ma anche in base all'eticità degli sponsor. Dopo più di 6 mesi si insediava il Comitato etico, incaricato di valutare l'eticità delle imprese sponsor. Il Sindaco Veltroni chiamava a presiederlo il presidente emerito della Corte Costituzionale, Valerio Onida, e dichiarava alla stampa: "Valuteremo gli sponsor con serenità ma con severità".
"Oggi, a due anni e mezzo dall'entrata in vigore del Regolamento, denunciamo che il regolamento sugli sponsor etici è rimasto lettera morta" - affermano i promotori della Campagna sponsor etici. "Come in altri casi, alla politica degli annunci sui quotidiani, non sono seguiti i fatti. Il Comune di Roma non effettua la valutazione etica sugli sponsor e tanto meno effettua una valutazione severa. Sono sempre più numerosi i casi di eventi organizzati o patrocinati dal Comune che non vengono vagliati dal Comitato. E sono sempre più numerose le aziende irresponsabili che sponsorizzano gli eventi comunali" - conclude la nota della Campagna. [GB]