Cooperazione: per il Ministro dell'Economia l'Italia ha aumentato i fondi

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Secondo il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa "la Finanziaria 2007 ha aumentato i fondi per la cooperazione e lo sviluppo, ma gli stanziamenti non sono ancora sufficienti". Intervenendo oggi ad un convegno del Cnel, il ministro ha assicurato il proprio "impegno personale per reperire le risorse negli anni futuri e mantenere innanzitutto gli impegni presi". "Ci auguriamo che in sede di assestamento di bilancio, tra fine giugno e inizio luglio, sia possibile operare per mantenere gli impegni assunti". Il ministro, nel sostenere che l'Italia è in prima fila nelle politiche di sostegno ai Paesi emergenti, ha invitato a non confondere tuttavia il credito con le elargizioni. "Sarebbe dannoso se i due canali si confondessero come è avvenuto in passato" - ha detto Padoa-Schioppa, ricordando che l'Italia contribuisce con un impegno finanziario di 635 milioni di dollari al programma da 1,5 miliardi per lo sviluppo di un nuovo vaccino contro lo pneumococco.

Nei giorni scorsi il rapporto AID WATCH presentato a Bruxelles da CONCORD - la rete europea che rappresenta oltre 1600 ONG di sviluppo - ha messo in luce la preoccupante realtà delle risorse destinate dagli Stati Europei e la posizione di fanalino di coda dell'Italia dei paesi OCSE. "La media delle risorse allocate per l'APS nel 2006 dagli Stati membri della UE a 15 si ferma allo 0,33% del PIL (pari a circa 47,5 Miliardi di Euro) del quale circa il 30% è cosiddetto 'Aiuto gonfiato' in quanto relativo ad operazioni di cancellazione del debito, a costi per ospitare i rifugiati e per gli studenti stranieri in Europa" - segnala il Rapporto. Dal Rapporto emerge inoltre che i fondi che l'Italia ha devoluto in aiuti reali pubblici allo sviluppo (APS) sono diminuiti negli ultimi due anni del 41% e l'Italia si colloca in ultima posizione tra i 15 membri UE che nel 2002 avevano stabilito di dedicare all'APS lo 0,33% del Pil.

"Insieme alle nostre 160 ong abbiamo preso la decisione di scrivere ufficialmente al Presidente del Consiglio Prodi, al Ministro degli Esteri D'Alema e alla Vice Ministra alla Cooperazione Internazionale Patrizia Sentinelli - commentava Sergio Marelli, presidente dell'Associazione ONG italiane, per fare delle richieste precise e concrete al Governo italiano. L'Aiuto reale, cioè escludendo dal calcolo le cancellazioni dei debiti a paesi come Iraq e Nigeria, è in percentuale di PIL pari ad un misero 0,11% (1.647 Milioni di Euro), ovvero del 41% in meno rispetto al 2005. Alle porte del G7 Finanziario e del G8 di Germania torniamo a chiedere a Prodi di rispettare gli impegni presi, quelli su cui si è data da tempo la parola nelle sedi internazionali" - concludeva Marelli.

Oggi a Roma si è svolto il Convegno internazionale organizzato dal Cipsi "La cooperazione vista da loro" dove diversi relatori dall'Africa, dall'Asia e dall'America latina hanno sottolineato il "debito storico" che i paesi del Nord del mondo hanno nei confronti dei paesi del Sud. "Oggi non si può dare con una mano attraverso la cooperazione e togliere con l'altra attraverso il commercio internazionale" - ha affermato Mamadou Cissoko, del Senegal, presidente di Roppa.

"E' necessario che rispettiate l'autonomia delle organizzazioni locali, no al paternalismo. Il cambiamento sociale è un processo lungo, che esige rispetto per le popolazioni e i soggetti locali, indipendenza dai donatori" - ha affermato Flavio De Souza Mello, membro della Direzione nazionale del Movimento Sem Terra del Brasile. "I rapporti politici di solidarietà sono più importanti delle risorse economiche. I paesi del Nord del mondo hanno un debito storico nei confronti dei paesi del Sud. La cooperazione non deve essere un sostegno condizionato, ma un rapporto di scambio trasparente tra chi da e chi riceve".

Kousalya Seethapathy, componente della Direzione di Emmaus Internazionale (comunità e gruppi ispirati dall'azione del fondatore Abbè Pierre) e fondatrice del Gruppo Emmaus VCDS nel Tamil Nadu in India, nel suo intervento ha affermato che "la cooperazione è una relazione tra eguali, un partenariato equilibrato, paritario, senza pregiudizi religiosi, economici, ideologici. E' uno scambio: il Nord del mondo ha ricchezze economiche, il Sud ricchezze di tradizioni e di valori. L'Europa non può continuare a difendere interessi che rendono impossibile la vita alle popolazioni del Sud del mondo".

"I poveri sono giustamente esigenti. Non si può lavorare con loro, senza rispettarli, ferendone la loro dignità" - ha detto Guido Barbera, Presidente del Cipsi nel presentare il convegno. "Dopo 17 anni in cui in Italia si discute della riforma della legge 49 ripetendo sempre le stesse cose, abbiamo ritenuto fondamentale aprire una riflessione e un dibattito con tutti per rifondare la cooperazione, ascoltando i diretti protagonisti di Africa, Asia, America latina che ci hanno raccontato i bisogni, i modelli e le esigenze reali.". Va ricordato che il 29 maggio inizia al senato l'iter della nuova legge sulla cooperazione internazionale. [GB]

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