Cooperazione: l'Italia in dialogo con le donne africane

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La Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano lancia un "Piano d'Azione per l'empowerment delle donne in Africa Occidentale", nel corso della conferenza "Le donne protagoniste: dialogo tra i Paesi dell'Africa Occidentale e la Cooperazione Italiana" che si terrà a Bamako, Mali il 2 e 3 marzo. Il Convegno di Bamako, in collaborazione con il Programma Alimentare Mondiale (PAM), vuole essere un primo importante passo per un "dialogo di cooperazione" aperto e continuo con le differenti realtà regionali africane" si legge in una nota del ministero degli Esteri.

"La conferenza si inserisce in un momento di particolare interesse per la cooperazione italiana che sta affrontando una riforma strutturale e che si è data l'impegno di agire con maggiore efficacia all'interno del contesto internazionale" - riporta Vita online. "La Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, infatti, nell'ambito degli impegni e delle iniziative per il raggiungimento degli obiettivi del millennio e del nuovo quadro di criteri su cui si sono articolate le quattro giornate dei Forum sulla cooperazione di cui una è stata dedicata alle Tematiche di genere , intende incrementare le attività di cooperazione con i paesi dell'Africa Occidentale".

L'iniziativa di Bamako sarà aperta da Capi di Stato e di Governo e vi parteciperanno donne autorevoli della politica e del movimento delle donne africane - come l'ex Ministro della Cultura maliano Aminata Traorè - i Ministri dello sviluppo e delle tematiche sociali dei Paesi partecipanti (Benin, Burkina Faso, Camerun, Capo Verde, Ciad, Costa d'Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Togo). Da parte italiana è prevista la partecipazione di esponenti di Governo, rappresentanti del Parlamento italiano e di quello europeo, rappresentanti delle Regioni e degli enti locali e delle ONG impegnate nel settore.

I due giorni organizzati dalla cooperazione italiana a Bamako si articoleranno in quattro seminari:

1. Lotta alla povertà e empowerment economico
Per le specifiche caratteristiche dell'area citate, una particolare attenzione sarà data alla situazione delle donne che vivono in ambiente rurale, alle "buone pratiche" realizzate sia in termini di microcredito che in termini di sostegno alla microimprenditorialità femminile, tenendo anche in considerazione le pratiche tradizionali di mutuo aiuto e di associazionismo solidaristico.

2. Salute, diritti riproduttivi e lotta alla violenza contro le donne
In coerenza con l'azione sostenuta dalla Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo nel corso degli ultimi anni, saranno oggetto di attenzione le iniziative dei governi , della società civile e delle agenzie multilaterali contro la pratiche delle mutilazioni femminili nel più ampio contesto degli interventi a favore della salute e della salute riproduttiva delle popolazioni . Anche in questo caso si terrà conto delle risposte delle donne alle emergenze che riguardano i bisogni propri e delle proprie famiglie e comunità tenendo in considerazione che per alcuni paesi del Sahel sono particolarmente importanti le iniziative mirate al miglioramento della medicina tradizionale.

3. Presenza delle donne nella governance e nelle situazioni di conflitto e post conflitto
La tematica deriva in particolare dalla priorità che il Protocollo di Maputo dedica all'espressione dei diritti politici da parte delle donne e all'importanza che la Risoluzione 1325/2000 del Consiglio di Sicurezza ONU ha riconosciuto alle donne nelle situazioni di conflitto e postconflitto. Per la DGCS la tematica così indicata va orientata verso la considerazione non solo della presenza delle donne nelle istituzioni , che in Africa Occidentale ha già esperienze significative e importanti, ma anche e soprattutto al riconoscimento del valore delle donne nello spazio pubblico, anche locale, e al potenziamento dei sistemi regionali sulle tematiche di genere.

4. Migrazioni
La situazione dei processi migratori, interni e esterni, costituisce uno dei fenomeni più importanti in Africa Occidentale. Troppo spesso le migrazioni sono state viste solo sotto l'aspetto della sicurezza europea e italiana, dimenticando la ricchezza che esse possono rappresentare per i paesi di arrivo, come l'Italia. In particolare l'emigrazione femminile assicura una grande ricchezza. L'approccio propositivo verso il protagonismo delle donne nei processi migratori riguarderà anche l'area delle migrazioni interne a ciascuno stato e all'area.

di Emanuela Citterio

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