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Sparizioni forzate: condanna dell'Ue, Italia non ratifica Convenzione Onu
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Il Parlamento europeo "condanna i trasferimenti straordinari in quanto strumenti illegali utilizzati dagli Stati Uniti nella lotta al terrorismo" e "deplora la mancanza di collaborazione da parte di taluni governi e del Consiglio Ue". Approvando ieri la relazione della commissione d'inchiesta sui voli Cia in Europa presentata dall'eurodeputato dei Ds Claudio Fava con una larga maggioranza di 382 parlamentari, contrari 256 e 74 astenuti - l'Europarlamento denuncia il coinvolgimento di numerosi governi europei nelle cosiddette "extraordinary renditions" (trasferimenti straordinari, veri e propri rapimenti) e anche la scarsa cooperazione di Italia, Gran Bretagna e altri paesi alle indagini degli europarlamentari.
Secondo il rapporto approvato dai parlamentari, sarebbero almeno 1.245 i voli partiti da e per l'Europa fino al 2005, in seguito agli attentati alle torri gemelle del settembre 2001. Il rapporto raccoglie tutte le prove delle operazioni illegali condotte dagli agenti americani in Europa e punta i riflettori sulla connivenza degli stati dell'Unione Europea, spesso "non vedenti" di fronte alle palesi violazioni del diritto internazionale. L'europarlamento ritiene che la prassi di consegne straordinarie sia uno "strumento illegale" utilizzato dagli Stati Uniti nella lotta al terrorismo e che tale prassi abbia dimostrato "di esser controproducente nella lotta al terrorismo", visto che danneggia e indebolisce le normali procedure giudiziarie e di polizia contro i sospetti terroristi.
Il Parlamento denuncia inoltre la mancanza di cooperazione da parte di almeno 13 paesi europei (tra cui l'Italia) e del Consiglio UE e giudica severamente il comportamento reticente, dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell'Ue, Javier Solana. In particolare la Relazione ritiene "totalmente inaccettabile" che il Consiglio abbia inizialmente nascosto e in seguito fornito soltanto informazioni frammentarie sulle discussioni svolte con alti funzionari del governo americano ed è "indignata" per la proposta che sarebbe stata avanzata dall'allora Presidenza del Consiglio di istituire un "quadro" comune con gli USA sulle norme relative alla consegna di sospetti terroristi. Gli eurodeputati si dichiarano inoltre preoccupati per le omissioni contenute nelle dichiarazioni di Solana e in quelle del Consiglio rese alla commissione temporanea in merito alle discussioni del Consiglio e alla consapevolezza dei metodi utilizzati dagli Stati Uniti nella lotta al terrorismo. Chiedono quindi a Solana di rendere noti tutti i fatti e le discussioni tenute su temi che rientrano fra le competenze della commissione temporanea e di promuovere una PESC e una strategia internazionale contro il terrorismo che rispetti i diritti umani e le libertà fondamentali.
Numerose organizzazioni umanitarie tra cui Amnesty International avevano ripetutamente denunciato il programma Usa delle rendition e la complicità di numerosi stati dell'Ue e le violazioni dei diritti umani connesse al programma tra cui i tra cui trasferimenti illegali, torture e maltrattamenti, detenzioni arbitrarie e "sparizioni" forzate. In vista del voto dell'Europarlamento sulla Relazione della commissione d'inchiesta sui voli Cia in Europa dell'eurodeputato Fava, Amnesty aveva denunciato i 'tentativi dell'ultima ora di annacquare il rapporto' (ben 250 gli emendamenti alla relazione) e denunciato che "il Consiglio Ue non ha neanche riconosciuto che le rendition sono pratiche extragiudiziali che violano il diritto internazionale". "Senza un'adeguata pressione del Parlamento europeo, difficilmente i governi si assumeranno le proprie responsabilità" - afferma Amnesty.
Nei giorni scorsi, infatti, Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti non hanno firmato la Convenzione ONU che vieta le scomparse forzate e la detenzione segreta (vedi il testo della Convenzione in .pdf). La Convezione è stata promossa da più di 100 stati membri dell'Onu e adottata dal nuovo Consiglio per i Diritti Umani: firmata da 60 stati chiede agli stati membri di denunciare le sparizioni forzate, perseguirne i colpevoli e adottare misure preventive affinchè non avvengano. [GB]