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Servizio civile: 400 mila beneficiari, ma pochi i finanziamenti
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Cinquemila giovani impegnati in un anno, 400 mila persone che hanno beneficiato del loro lavoro e servizi erogati per un valore economico di quasi 50 milioni di euro. Sono dati sul servizio civile presentati dalla Cnesc (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) attraverso l'ottavo rapporto sul servizio civile in Italia realizzato dall'Istituto per la Ricerca Sociale (IRS). "Il gradimento dei giovani è confermato, ma a fronte di questo elemento positivo ci sono nuovi problemi: dal finanziamento stanziato dal Governo fermo a 258 milioni di euro all'entrata in campo delle Regioni. Questo per noi significa una restrizione dei posti per il 2007 di circa il 10 per cento e un arresto delle prospettive di crescita" - afferma Fausto Casini, presidente Cnesc in un'intervista a Repubblica online.
Ma non solo. "Fra gli aspetti negativi, il più deludente è senza dubbio lo scostamento fra le aspettative dei ragazzi e i reali contenuti del servizio e il fatto che spesso i ragazzi interpretino il servizio civile come un trampolino professionale" - afferma Paolo Canino, coordinatore dello studio. "Anche se, dopo questa esperienza la concentrazione dei disoccupati fra i non universitari scende dal 38,3 al 24,2%" - nota il ricercatore.
Il 15 dicembre 1972 veniva emanata in Italia la prima legge che riconosceva il diritto all'obiezione di coscienza nei confronti del servizio militare obbligatorio e la possibilità di un servizio civile sostitutivo. Oggi il servizio civile, diventato di natura esclusivamente volontaria a partire dal 2001, è una realtà che ha coinvolto 50 mila ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni che hanno scelto di dedicare un anno della loro vita ad attività di promozione sociale e di educazione alla pace.
Secondo l'analisi dell'autovalutazione fatta su un campione di circa 15 mila ragazzi e ragazze che hanno svolto il servizio civile nel 2004, il gradimento è pari a 8 in una scala di valori da 1 a 10. Un quarto degli intervistati dichiara di non aver dovuto affrontare particolari problemi durante il periodo di volontariato, mentre le difficoltà maggiori si concentrano soprattutto sui problemi organizzativi. Diverse critiche anche per quel che riguarda il rispetto del ruolo e delle mansioni del volontario: in diversi casi i ragazzi lamentano di essere stati coinvolti in attività che non rispettano ciò che è dichiarato nel progetto.
La preoccupazione oggi è data dal fatto che nel 2007 le Regioni avranno un nuovo potere: oltre a poter ricevere e valutare progetti regionali, come stanno già facendo dallo scorso ottobre, dalla prossima primavera potranno infatti gestire direttamente la realizzazione dei lavori. "L'allarme c'è perché chiaramente ci sono 21 soggetti in più sulla scena del servizio civile, ma è normale che ogni volta che entra un nuovo soggetto in un sistema ci sia una fase di transizione - nota Diego Cipriani direttore dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile - io credo però che si dovrebbe pensare più alla qualità dei progetti che alla quantità dei giovani dei giovani da avviare al servizio". Dunque maggiori verifiche, per eliminare "le zone d'ombra" e per controllare che i progetti approvati vengano poi effettivamente portati a termine.
"Questi i temi su cui confrontarsi e su cui c'è l'impegno del Governo - dice il sottosegretario del ministero della Solidarietà Sociale con delega al Servizio Civile, Cristina De Luca - l'impegno del Governo è chiaro: il primo atto è stato quello si stanziare a giugno 30 milioni in più rispetto alla Finanziaria 2006", che assegnava 208 milioni di euro, e "nel 2007 è previsto un aumento delle risorse di circa 20 milioni di euro". Certo non saranno sufficienti a soddisfare tutte le richieste dei ragazzi, circa 100 mila contro 50 mila posti disponibili, ma "una delle priorità è ragionare maggiormente sui contenuti". Il 15 dicembre si terrà a Roma la Giornata nazionale del Servizio civile dal titolo "La meglio gioventù: ora come allora" con la presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. [GB]