Bangladesh: polizia presidia le fabbriche, sindacalisti torturati

Stampa

Fortissime proteste dei lavoratori tessili sono in corso da alcuni giorni in Bangladesh: le forze di sicurezza sono state inviate dal governo a presidiare gli stabilimenti tessili della capitale Dhaka dopo che negli ultimi giorni si sono succeduti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, nei quali ha trovato la morte almeno due lavoratori e ne sono rimasti feriti almeno altri cento. Il dispiegamento di forze, secondo l'esecutivo bangladese, è una misura preventiva per evitare nuove eruzioni di violenza e assalti alle fabbriche, dopo che almeno 14 stabilimenti tessili sono stati dati alle fiamme - riporta l'agenzia Misna. Il governo ha fatto arrestare diversi sindacalisti: uno è stato rilasciato, ma altri sono stati bendati e torturati - segnala la Clean Clothes Campaign che da tempo ha richiamato l'attenzione sulla necessità di adottare misure strutturali che pongano fine alle continue violazioni dei diritti nel settore tessile dove i lavoratori sono costretti ad orari e condizioni di lavoro inumani e ricevono salari da fame.

Due lavoratori sono stati uccisi (ma si dice siano cinque), centinaia sono stati feriti e numerose fabbriche sono state incendiate durante i disordini. Dopo che un lavoratore della FS in Gazipur (che produce per Auchan, H&M, Gap, Inditex, M&S, Tesco e Next) è stato ucciso dalla polizia, i disordini sono scoppiati nella EPZ di Savar e sono state colpite le fabbriche dove erano in corso vertenze come Universe Garments, Bandhu, Ringshine and A-One. I contestatori dicono basta a salari bassissimi e orari di lavoro estenuanti per i quali ricevono 19-20 dollari al mese di media, cosa che fa degli operai del settore dei poveri. Le condizioni di lavoro sono pessime e non sono riconosciuti ai lavoratori i diritti fondamentali, in particolare il diritto di libera associazione e alla contrattazione collettiva.

La Clean Clothes Campaign, insieme ai sindacati e alle Ong in Bangladesh, ha da tempo richiamato i marchi, il governo bengalese, i proprietari delle imprese e le loro associazioni ad agire concretamente. "Il risultato sono state molte parole e pochi miglioramenti per la vita dei lavoratori che oggi pensano di non avere più nulla da perdere" - riporta la Campagna. "Invece di cercare di capire le ragioni di una simile rivolta e individuare soluzione per affrontarle, come richiesto anche dall'ITGLWF (Sindacato internazionale dei lavoratori del settore tessile), il governo ha impiegato la polizia che ha arrestato diversi responsabili sindacali, nei loro uffici e nelle strade". La polizia il 23 maggio ha arrestato anche la presidente del Garments Workers Unity Forum, Moshrefa Mishu mentre si stava recando ad una conferenza stampa.

La Campagna invita a mandare una mail all'Ambasciata chiedendo che si ponga fine agli arresti arbitrari e alle torture e che si salvaguardino i diritti dei lavoratori. Il settore tessile sostiene da solo l'80% dell'intero export del Paese asiatico, pari a 4,2 miliardi di euro l'anno. In Bangladesh vi sono circa 4.000 imprese tessili che impiegano soprattutto donne che negli ultimi due anni hanno trascinato l'economia nazionale a una crescita intorno al 20%. [GB]

Ultime notizie

Stretching Our Limits

06 Settembre 2025
Torna Stretching Our Limits, l’iniziativa di Fondazione Fontana a sostegno delle attività de L’Arche Kenya e del Saint Martin.

Il punto - Il balletto delle "alleanze fragili"

05 Settembre 2025
Nel balletto delle “alleanze fragili”, una partita fondamentale la sta giocando il genocidio a Gaza. (Raffaele Crocco)

Dossier/ Materie prime critiche (2)

03 Settembre 2025
L'estrazione dei minerali critici per la transizione energetica genera tensioni in tutto il mondo. (Rita Cantalino)

Una grammatica sociale

01 Settembre 2025
Questo mese nel podcast ALTRO MODO parliamo del progetto Strade Maestre, un esperimento formativo in cui il percorso scolastico si svolge in cammino. (Michele Simeone)

Lavori in corso per il nuovo sito!

31 Agosto 2025
Stiamo lavorando per voi (e per noi). Stiamo lavorando ad un nuovo sito...

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad