Brasile: bocciata la riforma, Mst sotto accusa

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Giornate amare per il Movimento dei Senza Terra del Brasile e per quanti si battono per una equa distribuzione delle terre. La Commissione Parlamentare di indagine sul problema della Terra ha bocciato il testo del relatore Jo㣀o Alfredo, che sostiene la necessità della riforma agraria e propone una serie di azioni che il governo dovrebbe applicare per la democratizzazione della proprietà della terra in Brasile. E' stata invece approvata una relazione che esprime il punto di vista dei latifondisti, ed equipara le occupazioni della terra ad atti di terrorismo. "E' un atto gravissimo per tutti coloro che lottano per la riforma agraria in Brasile. Anche perché viene da un paese con al governo il presidente Lula, che è espressione del movimento popolare. Quali speranze ci sono di realizzare le riforme che la società civile brasiliana e internazionale chiede? Esprimiamo la nostra forte preoccupazione, aderiamo all'appello del Movimento dei Sem Terra, e invitiamo a manifestare indignazione e inviare lettere di protesta affinché la decisione venga ridiscussa!" - dice Guido Barbera, presidente del CIPSI - coordinamento di 33 Ong e associazioni di solidarietà internazionale.

"Desidero ricordare che solo nel 2005 sono 36 i morti tra i lavoratori rurali, sono 170 le persone che vivono sotto minaccia di morte per aver sostenuto il movimento dei Sem Terra in Brasile. Chiamare terroristi le persone che lottano per la riforma agraria è uccidere ancora una volta i 1349 morti negli ultimi 20 anni e premiare gli assassini che godono di una quasi assoluta impunità. Compreso il recente omicidio del lavoratore rurale Jaelson Melquiades ad Alagoas". Ha vinto la componente "ruralista" che è maggioritaria nella Commissione, approvando un testo proposto dal deputato Abelardo Lupino, che incrimina le vittime e ignora quello che avviene nelle campagne del Brasile. Non menziona l'appropriazione indebita di terreni da parte dei latifondisti, nè il lavoro delle persone ridotte in schiavitù, arriva a classificare come atti terroristici le occupazioni di terra che i lavoratori rurali promuovono come forma di pressione per la riforma agraria. Il relatore Jo㣀o Alfredo ha affermato che il testo di Lupion si scontra con la Costituzione che parla della funzione sociale della terra. "Lupion - dichiara il relatore - santifica il latifondo, sacralizza la proprietà come diritto assoluto, ci fa tornare al secolo scorso".

Il Movimento dei Senza Terra ha lanciato una campagna internazionale di denuncia di quanto successo nella Commissione, dove hanno votato molti parlamentari che non avevano mai partecipato alle riunioni di lavoro.

"Il testo di Lupion - afferma il MST - esprime una visione distorta del latifondo e ignora la situazione di esclusione sociale in cui versano quattro milioni di famiglie contadine senza terra. Consacra la pratica della violenza di chi storicamente si considera "padrone e signore" delle terra e della vita. Non parla dei 12.500 lavoratori rurali liberati dalla schiavitù in oltre 400 fazendas. La relazione propone di mettere sotto accusa 5 dirigenti del Movimento dei Sem Terra per formazione di banda armata, estorsione e altri delitti legati alle pratiche del movimento". Secondo il Movimento Senza Terra la Camera dei deputati, che dovrebbe rappresentare il popolo brasiliano, dimostra ancora una volta che continua ad essere lo strumento di difesa dei potenti del nostro paese, che resistono alla realizzazione della riforma agraria. Il Movimento ripudia le posizioni presentate nella relazione approvata e riafferma il suo impegno di continuare la sua lotta perchè i più dei 4,8 milioni di famiglie Senza Terra abbiano accesso alla Riforma Agraria.

Altre fonti: Movimento dei lavoratori rurali Senza Terra

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