Cpt: reportage shock, le Ong insorgono

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Il reportage pubblicato da ‘L'Espresso' ha rotto la cortina di silenzio sulle violazioni all'interno dei Centri di Permanenza Temporanea (Cpt). Nell'articolo il giornalista Fabrizio Gatti racconta gli otto giorni trascorsi nel Cpt di Lampedusa. Ripescato in mare e rinchiuso nel centro di permanenza temporanea, Fabrizio Gatti ha vissuto con gli immigrati in condizioni disumane e poi è stato poi liberato con il foglio di via. Gatti si è finto clandestino e così si è ritrovato nella gabbia dove ogni anno migliaia di persone finiscono il loro viaggio e dove nessun osservatore o giornalista può entrare. La redazione del progetto Melting Pot propone sul sito un'intervista audio all'autore del reportage. Intanto la procura di Agrigento ha deciso venerdì di aprire un'inchiesta contro ignoti in seguito alle denuncie fatte. Per ora i reati ipotizzati sono: lesioni personali e peculato. Nel racconto del giornalista, infatti, si denunciava anche la sparizione dei soldi presi in custodia dalle forze dell'ordine al momento dell'ingresso nel centro.

Le organizzazioni italiane che si occupano del tema chiedono ora atti concreti dal Governo. Amnesty International chiede l'avvio di un'indagine per chiarire se le gravi violazioni dei diritti umani dei cittadini stranieri trattenuti a Lampedusa siano effettivamente avvenute. L'associazione ricorda al ministro Pisanu di aver piu' volte, e invano, chiesto di poter accedere ai centri di detenzione per migranti e a garantire tale accesso ad osservatori indipendenti. A giugno, Amnesty International ha pubblicato un rapporto sui Cpta italiani, nel quale si denuncia la situazione complessivamente preoccupante dei centri, la costante prassi di espulsioni in violazione del principio di non-respingimento, la mancata assistenza legale e condizioni di detenzione inadeguate non in linea con gli standard internazionali.

Anche Medici Senza Frontiere ha chiesto l'accesso immediato al CPT di Lampedusa al fine di fornire di assistenza umanitaria. L'organizzazione lavora nell'isola dall'agosto 2002 per prestare assistenza sanitaria agli immigrati che sbarcano sulle coste italiane. Nel corso di questi anni MSF ha potuto verificare la mancanza di standard minimi di accoglienza nei confronti di persone che affrontano viaggi rischiosi, spesso drammatici, per raggiungere l'Europa. Il centro dell'isola ha una capienza di 190 persone, nonostante questo nei periodi in cui si concentrano gli sbarchi arriva ad ospitare oltre 1000 persone. "Da diversi anni denunciamo le violazioni di cui siamo stati testimoni a Lampedusa" afferma Andrea Accardi, responsabile dei progetti italiani per MSF. "Riteniamo necessario che il governo italiano adotti provvedimenti urgenti e radicali tali da garantire un'accoglienza dignitosa e un'assistenza sanitaria adeguata a queste persone".

Non si è fatta attendere anche la denuncia dell'Alto Commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr), che in una nota esprime "profonda preoccupazione" dopo aver letto le rilevazioni di Gatti sull'Espresso e chiede al Governo italiano "un chiarimento" su quanto denunciato dal settimanale. "Più volte parlamentari e associazioni hanno parlato di violazioni di diritti umani all'interno del centro -afferma la portavoce di Unhcr Italia, Laura Boldrini- ma oggi quello che desta profonda preoccupazione è quanto testimoniato da Gatti in merito al comportamento delle forze dell'ordine al danno di immigrati e richiedenti asilo". L'Alto Commissariato ha inviato una lettera al ministro degli Esteri Fini per chiedere che al più presto vengano fornite risposte adeguate a tutti questi quesiti. [AT]

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