ll femminile è creatività universale

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Attualmente parlare di neoglobalizzazione significa saper interconnettere le etnie, le culture, i popoli che praticano cittadinanza attiva in lotte di rivendicazione di diritti, pace e disarmo e manifestazioni per la conquista di pari dignità e giustizia sociale, in concetti di responsabilità sociale che sono alla base della nonviolenza efficace.  Questa cittadinanza globale, dove le donne costituiscono la parte più fragile, ma attiva, dei tanti sud del mondo, diviene un pensiero al femminile con la coscienza planetaria della terrestrità umana e della solidarietà universale. 

Il genere umano appartiene alla terra, al divenire universale dei cicli cosmici e dei cicli lunari femminili e solari maschili, come nelle primigenie simbologie mitologiche ancestrali.  La coscienza planetaria è il legame della donna e dell’uomo contemporanei con tutte le epoche trascorse e il susseguirsi degli eventi storici con il culto della madre terra, della divina potnia creatrice, nella complessità dei sintagmi celesti. 

Le religioni e le culture appartenenti ai diversi popoli si incontrano, si scontrano, si incrociano sviluppando nuovi saperi e nuove elaborazioni culturali e pratiche di culto tra le fedi e le creazioni di pensiero, in un inconscio collettivo che ingenera simboli e archetipi poliedrici.  Il divenire dell’universo presiede i cicli terrestri e la terrestrità è l’idea che il genere umano diviene e è creato dall’universo e partorito da madre terra. 

La cittadinanza attiva e globale sono particolari di questa totalizzante coscienza planetaria che si sviluppa nell’appartenenza ai territori terrestri, ai luoghi ancestrali, in principi di responsabilità sociale e collettiva per la tutela di madre terra. 

La terra non ha bisogno di una grande nuova costituzione che la tuteli. Dopo il tragico trauma e il catastrofico epilogo della seconda guerra mondiale, che ha visto oltre 65 milioni di vittime, da Auschwitz a Hiroshima, in seguito, grazie alle lotte delle genti partigiane e resistenti contro il nazismo e il fascismo, come un sussulto di speranza sono nate le carte costituzionali, la dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, la Costituzione italiana, le carte della terra, l’agenda ONU, il TPAN, trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari, le Cop per la tutela del clima e queste meravigliose conquiste vanno attivate, attuate e messe in pratica per alimentare una coscienza globale nelle buone pratiche di cittadinanza attiva e coscienza planetaria. 

I risultati e le grandi conquiste per i diritti umani e civili e sociali, di genere e per la pace e il disarmo sono frutto di lotte di cittadini attivi che pensano universalmente, agiscono localmente e creano strategie globali che vengono attuate su scala glocale, ossia dal minimo segmento localistico al grande movimento a livello mondiale e universale. Le donne sono fonte di ispirazione e parte attiva di queste grandi lotte di nonviolenza efficace e strategica. Il principio femminile è la fecondità, la creatività, la complessità dell’intero genere umano come sosteneva il grande filosofo Carl Gustav Jung.

La donna è procreatrice non solo dell’umano, ma di luce, di idee, di opere, di attività a livello civile, sociale, culturale che prendono forma nell’animo di tutti gli esseri pensanti e trovano riconciliazioni e interconnessioni con tutti gli esseri viventi a livello planetario e universale. Il paradigma femminile è luce che si invera e prende vita dai cicli lunari e dalle metamorfosi astrali che influenzano il principio e la creatività, la complessità e la potenzialità dell’essere al femminile. 

La donna, il femminile sono una grande madre terra che evolve e sviluppa vita e pensiero. Dall’universale al particolare, dal locale al glocale, dalla terra al cielo. E le teorie astrali e ancestrali sono fonte di ispirazione per la grande madre terra, la divinità terrestre e il paradigma femminile che procrea, genera luce per ricomporre l’infranto dei secoli della storia e per intessere legami di pace in ogni dimensione esistenziale planetaria. La forza della fragilità femminile può ricomporre l’infranto della storia maschile. Come sosteneva Jung, in ogni caos esiste un cosmo, come nel disordine esiste un ordine recondito. Dove l’amore impera, non esiste il desiderio di potere, tipico del principio maschile e dove il potere predomina manca l’amore.

Il potere è l’ombra oscura opposta all’amore universale e al principio femminile. Per approfondimenti, si veda il canale video:  ICAN - Siamo tutti Premi Nobel per la Pace

Laura Tussi

Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell'ambito delle scienze della formazione e dell'educazione. Coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale, collabora con diverse riviste telematiche tra cui PressenzaPeacelinkIldialogoUnimondo, AgoraVox ed ha ricevuto il premio per l'impegno civile nel 70esimo Anniversario della Liberazione M.E.I. - Meeting Etichette Indipendenti, Associazione Arci Ponti di Memoria e Comune di Milano. Autrice dei libri: Sacro (EMI 2009), Memorie e Olocausto (Aracne 2009), Il dovere di ricordare (Aracne 2009), Il pensiero delle differenze(Aracne 2011), Educazione e pace (Mimesis 2012), Un racconto di vita partigiana - con Fabrizio Cracolici, presidente ANPI Nova Milanese (Mimesis 2012), Dare senso al tempo-Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (Paoline 2012), Il dialogo per la pace. Pedagogia della Resistenza contro ogni razzismo (Mimesis 2014), Giovanni Pesce. Per non dimenticare (Mimesis 2015) con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Ketty Carraffa, Antifascismo e Nonviolenza (Mimesis 2017), con Alfonso Navarra, Adelmo Cervi, Alessandro Marescotti.  Collabora con diverse riviste di settore, tra cui: "Scuola e didattica" - Editrice La Scuola, "Mosaico di Pace", "GAIA" - Ecoistituto del Veneto Alex Langer, "Rivista Anarchica". Promotrice del progetto per non dimenticare delle Città di Nova Milanese e Bolzano www.lageredeportazione.org e del progetto Arci Ponti di memoria www.pontidimemoria.it. Qui il suo canale video.

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