Wto, richieste di Ong e sindacati

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Con un un documento comune un ampio cartello di firme di sindacati e Ong italiane parteciperanno all'assemblea ministeriale della Wto che si terrà a Hong Kong dal 13 al 18 dicembre. Il cartello di firme va da CGIL e CISL e categorie quali FIOM-CGIL, FIM-CISL, FILTEA-CGIL, FILCA-CISL, FP-CGIL, FIBA-CISL, e gli agricoltori di ARI; poi le organizzazioni che animano il Tradewatch, tra le quali [fair] con la collaborazione di Aiab, Arci e Legambiente.
Il "Manifesto per un commercio più equo, giusto e sostenibile", punta il dito verso le grandi aspettative di sviluppo e occupazione create dalla Wto alla sua creazione, e la "corsa verso il basso" del tempo presente."Se le conseguenze più pesanti delle attuali politiche commerciali sono pagate da anni dai Paesi e dalle popolazioni più povere e vulnerabili del pianeta - si afferma nel testo - l'attuale regime commerciale, orientato esclusivamente a perseguire una sempre maggiore liberalizzazione del commercio, sembra portare molti più problemi che benefici anche per i Paesi sviluppati compreso il nostro. Il recente esempio della crisi del settore tessile è il più eclatante e l'ultimo in ordine di tempo".

Gli accordi commerciali internazionali - secondo i firmatari - senza un profondo cambiamento di rotta, minacciano pesanti ricadute sull'economia, sull'occupazione (sia quantitativamente sia in termini di precarizzazione e diritti dei lavoratori) e sui diritti sociali fondamentali dei cittadini italiani, così come sui nostri standard ambientali, sulla stessa sovranità a livello nazionale e sugli enti locali". E' necessario tornare a considerare commercio ed economia, invitano le organizzazioni "come dei mezzi per il raggiungimento del benessere sociale e della tutela ambientale, e non come dei fini a sé stanti che guidano e controllano le scelte politiche".

Hong Kong può rappresentare in questo senso un vero e proprio spartiacque, sostengono insieme in conclusione sindacati e ong: "tra un modello di globalizzazione che sancisce il definitivo predominio delle questioni economiche e commerciali sui diritti fondamentali dei popoli e sull'ambiente, ed un'inversione di rotta per riportare i diritti umani, sociali, dei lavoratori e l'ambiente al centro delle politiche e delle priorità dell'agenda italiana, europea ed internazionale". Il manifesto verrà presentato e distribuito a Hong Kong alle delegazioni dei negoziatori.

Mentre centinaia di migliaia di persone stanno convergendo su Hong Kong, su indicazione delle reti internazionali della società civile e dei movimenti sociali, per contrastare la deriva di queste politiche fortemente neoliberiste, anche in Italia il 10 dicembre - Giornata internazionale dei diritti umani quest'anno dedicata a un commercio più giusto - per iniziativa di Tradewatch (www.tradewatch.it) l'Osservatorio italiano sul commercio italiano - Campagna Riforma Banca Mondiale, Centro Internazionale Crocevia, Fair, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Mani Tese, Gruppo d'appoggio italiano al movimento contadino africano, Rete Lilliput, Roba dell'Altro Mondo - insieme a Arci, Aiab e Legambiente promuovono momenti d'incontro, volantinaggi, banchetti informativi, azioni dirette e tutto quello che la fantasia e il loro impegno sul territorio avrà suggerito di promuovere, in assoluta libertà, per invertire la rotta del commercio internazionale.

Testimonial delle iniziative, logo-no logo della campagna nazionale che continuerà fino alle giornate di Hong Kong, un grande Pinocchio su sfondo rosso, simbolo delle bugie con le gambe corte che l'Organizzazione Mondiale del Commercio racconta a proposito del proprio impegno per lo sviluppo dei Paesi più poveri. Come azione di sostegno a un commercio più giusto le foto del banchetto, dell'angolo della bottega, dell'iniziativa, associazione, decorati dal Pinocchio "not for sale" e inviate via mail ai riferimenti del tradewatch, verranno pubblicare sul sito www.gwa2005.org/hk.asp e mostrate a Hong Kong ai delegati governativi e non governativi per chiedere "un impegno a invertire la rotta dei negoziati Wto". Per seguire i lavori di Hong Kong in diretta: www.tradewatch.it dove gli attivisti del Tradewatch dalla sala stampa del vertice informeranno 24/24 ore sull'andamento dei negoziati

E il 16 dicembre [fair] insieme a Tradewatch, Oxfam MDM Belgio e Artisans du monde Francia organizzeranno un seminario nello spazio Ong all'interno del vertice per portare l'attenzione dei negoziatori sul tema del cotone. Il prezzo del cotone e altre storie": NGO Centre-Phase I Exibition Centre 1 Expo Drice Wanchai (HK) T. 15.00-18.00 room. Per raccogliere tutte le informazioni sulla Fiera del commercio equo e solidale che si terrà a Hong Kong dal 13 al 16 dicembre prossimi, in una sede antistante quella del vertice (HK Exhibition Centre, Main Hall, 3rd floor, Hong Kong).

Tutte le informazioni delle attività promosse dalla rete Questo Mondo Non è In Vendita presso www.radiohongkong.org

Tutte le informazioni di VIA CAMPESINA, che sarà presente a Hong Kong con una delegazione di oltre 2000 contadini di tutto il mondo viaggeranno attraverso la media list www.viacampesina.org/hongkong

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Fonte: Tradewatch
(www.tradewatch.it) è l'Osservatorio italiano sul commercio internazionale promosso da Campagna Riforma Banca Mondiale, Centro Internazionale Crocevia, Fair, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Mani Tese, Gruppo d'appoggio italiano al movimento contadino africano, Rete Lilliput, Roba dell'Altro Mondo.

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