Wto: punti cruciali sulla Dichiarazione Finale

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Nel testo Revision 1 della Dichiarazione Finale della Ministeriale di Hong Kong si riafferma l'impegno ambizioso di chiudere il round lanciato a Doha entro la fine del 2006. Il testo presenta ancora parentesi quadre su questioni nodali del negoziato. Bisogna premettere che in caso di un'approvazione parziale di questa bozza si potrebbe semplicemente generare un ulteriore testo da trasmettere al Consiglio Generale di Ginevra, che potrebbe ricominciare a negoziare a partire sostanzialmente da questo testo e dal July Framework per quelle questioni che sono non approvate.

In ogni caso si profila un risultato molto modesto della conferenza ministeriale di Hong Kong, che si chiuderebbe con uno strascico di tensioni significative, in particolare tra il G-90 e l'Unione Europea e gli Stati Uniti. Viene riconosciuto nella dichiarazione finale un parallelismo tra l'ambizione che si vuole raggiungere nell'accesso al mercato in agricoltura con quella che dovrebbe riguardare il negoziato sull'accesso al mercato per i prodotti industriali - punto richiesto in particolare dal G20.

Agricoltura
La data per l'eliminazione dei sussidi all'export risulta ancora in parentesi quadre, per le resistenze europee. Rispetto all'eliminazione di altre forme di sostegno all'export, si concederebbero 180 giorni agli Usa per ridefinire i loro meccanismi di credito per l'export, mentre non c'è nessun accordo sul sostegno alle aziende statali da parte di Canada, Australia e Nuova Zelanda. Infine, sull'aiuto alimentare si creerebbe una "safe box" di compromesso che andrebbe principalmente a vantaggio degli Stati Uniti.

Per quel che riguarda i sussidi interni, spicca la revisione della Green Box a svantaggio degli europei. Sullo sfondo la necessità di arrivare ad una nuova riforma della PAC in ogni caso nei prossimi anni, come emergerebbe dal compromesso voluto da Germania e Regno Unito sul budget 2007-2013 dell'UE.

Manca l'accordo sulla formula per l'accesso al mercato. Sull'ad valorem confermato l'accordo raggiunto a Ginevra nei mesi scorsi.

Sulle altre questioni sollevate dai paesi poveri c'è un passo avanti molto limitato sui meccanismi speciali di salvaguardia. Irrisorie le proposte sui prodotti sensibili. Nessun passo avanti sul cotone, a causa della resistenza americana.

Prodotti industriali - NAMA

Il testo rimane polarizzato sulla formula svizzera semplice, ma senza un accordo. Un'altra questione cruciale rimane quella delle flessibilità da concedere ai paesi poveri, che quelli ricchi vorrebbero molto limitate. Nella dichiarazione la materia rimane tra parentesi quadre. Anche gli accordi settoriali sono tutti aperti.

Servizi

Il testo lascia in parentesi quadre il riferimento al controverso annesso C, ovvero quello che concerne le nuove modalità negoziali per l'accordo Gats. Solamente nel caso dei paesi meno sviluppati - LDCs - ci sarebbe un accordo sulle modalità da seguire.

L'annesso C riprende gli emendamenti proposti dall'Unione Europea, che rinuncia di fatto all'approccio plurilaterale, ma che pretende in ogni caso un'obbligatorietà per i paesi in via di sviluppo a rispondere alle richieste a loro rivolte.

TRIPS

Manca l'accordo sulle indicazioni geografiche, che si rimanda ai negoziati futuri.
Si conferma la decisione sull'emendamento al TRIPS su questioni di salute e farmaci delle scorse settimane.

Pacchetto di sviluppo

La dichiarazione finale conferma l'Integrated Framework del Wto con la Banca mondiale ed il FMI e gli impegni per l'assistenza tecnica ai paesi del Sud del mondo. Il molto discusso Aid for Trade viene rimandato ad un incontro del Consiglio Generale con la Banca mondiale ed il FMI entro il luglio 2006.

Alftre fonti: Osservatorio sull'economia globale e sul commercio internazionale

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