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Wto: accordo disastroso, parola a Ong e contadini
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'Sebbene i paesi membri abbiano salvato la faccia giungendo ad un accordo in questa sesta conferenza ministeriale, la Wto e il sistema commerciale globale sono in crisi'. Parole chiare dell'organizzazione internazionale 'Amici della terra' secondo cui l'accordo finale contiene proposte che minacceranno ulteriormente l'ambiente e la vita della popolazione povera del mondo. "I guadagni per i Paesi in via di sviluppo sono veramente poca cosa rispetto al prezzo che dovranno pagare milioni di contadini, pescatori, popoli indigeni ed altri di quegli stessi Paesi", ha dichiarato Meena Raman di 'Friends of the Earth Malesia'. "L'accordo raggiunto ad Hong Kong è molto pericoloso. L'agenda della Wto guidata da Ue, Usa e dalle loro multinazionali ha la precedenza sull'ambiente e sui bisogni dei popoli", ha affermato Alexandra Wandel di Friend Of the Earth Europa. Le proposte che permetteranno di aprire i mercati agricoli, delle risorse naturali, incluso le foreste, della pesca e dei minerali arricchiranno esclusivamente le grandi multinazionali>, ma avranno conseguente devastanti sulla vita di milioni di poveri nel mondo che dipendono, per la loro sopravvivenza, dall'accesso alle risorse naturali, al cibo e ai farmaci.
"Lo scellerato trio composto da Usa, Ue e il direttore generale della Wto, Pascal Lamy, - dichiara in una nota l'Ong Focus on the Global South - hanno avuto successo nel loro sforzo atto a spingere i Paesi in via di sviluppo ad accettare una dichiarazione ministeriale che impedirà ulteriormente lo sviluppo del Sud. "L'accordo è un ricettario di disastri, e molti Paesi in via di sviluppo non saranno capaci di convincere i loro cittadini che sono tornati a casa con un buon accordo", ha dichiarato Walden Bello, direttore di Focus, facendo un esplicito riferimento a India e Brasile. Sui sussidi all'esportazione, continua il comunicato, l'Ue è riuscita ad ottenere molto in cambio della loro eliminazione, non dovendo però fare praticamente niente. Infatti, una larga parte dei sostegni erogati dalla Ue alla propria agricoltura è per le esportazioni, ma solo una piccola parte di essi è classificata come sussidi all'export. La maggior parte è compresa nella categoria di sussidi non distorsivi della "scatola verde", la vera scappatoia negoziale del Doha Round.
"Il gruppo di paesi G20 - ha dichiarato Alieene Kwa del Focus on the Global South - ha venduto i Paesi in via di sviluppo. Essi sanno bene che il testo approvato non comporterà impegni di tagli ai sussidi per Usa e Ue. Si tratta semplicemente - prosegue Kwa - di un esercizio di "spostamento di scatole", e i 55 miliardi di euro annui che l'Ue spende in sussidi all'export saranno mantenuti, cambiando solamente il nome dei sussidi". La notizia dell'approvazione della dichiarazione finale ha raggiunto i manifestanti che da un giorno stavano presidiando l'area introno al Convention center. La delusione, riferisce il comunicato di Focus on the Global South, è stata evidente, come la consapevolezza che la lotta continua nel proprio Paese. La notizia dell'approvazione della dichiarazione finale ha raggiunto i manifestanti che da un giorno stavano presidiando l'area introno al Convention center. La delusione, riferisce il comunicato di Focus on the Global South, è stata evidente, come la consapevolezza che la lotta continua nel proprio Paese.
Cinquecento persone, per lo piu' contadini, dopo essere riusciti ad arrivare nelle immediate vicinanze del Conference Centre dove si sovlge la Conferenza ministeriale, dove si sono fronteggiate con le forze dell'ordine. Dopo una serie di cariche, alcune particolarmente violente, la polizia ha continuato usando gli idranti. Sulle strade sopraelevate che portano fino al centro congressi sono stati chiusi tutti i varchi. Non è permesso il passaggio nemmeno alla stampa ed ai delegati. Quindi alcune cariche di alleggerimento hanno permesso alla polizia di blindare ulteriormente la zona disperdendo i manifestanti per le vie adiacenti. Cinquecento persone sono gia' in prigione, altre centinaia sono in strada che stanno per essere arrestate. Tra gli arrestati ci sono Paul Nicholson della segreteria generale di Via Campesina, Gerard Durand, portavoce della Confederation Paysanne ed il segretario generale delle Trade Unions coreane. Per questo Via Campesina, Our World Is Not For Sale e i Sindacati chiedono una mobilitazione per liberare gli arrestati. Il testo da inviare e' "Let people and farmers free. They're fighting for their rights and for their livehoods" indirizzata a Donald Tsang - mailto:[email protected]@ceo.gov.hk fax +862 2509 0577
Pascal Lamy - mailto:[email protected]@wto.org tel +41 22 739 5111 - fax +41 22 731 4206 [AT]
Fonte: Tradewatch, Osservatorio italiano sul commercio internazionale
Approfondimento: Independent media center