WWF: decimazioni illegali di tonno rosso anche nel Mediterraneo

Stampa

Le popolazioni di tonno rosso dell'Atlantico orientale e del Mediterraneo, decimate dalla pesca eccessiva sono ormai sull'orlo del collasso afferma un rapporto del WWF che chiede l'immediata chiusura della pesca. "Il tonno rosso o pinna gialla - quello del Mediterraneo in particolare - rischia di diventare un ricordo: la specie, oggetto di una pesca eccessiva, è vicinissima all'estinzione commerciale". La denuncia circostanziata viene dall'ultimo rapporto commissionato dal WWF, The plunder of bluefin tuna in the Mediterranean and East Atlantic in 2004 and 2005 - Uncovering the real story ("La vera storia del Tonno rosso: il crollo della specie nel Mediterraneo e nell'Atlantico").

Il rapporto denuncia come tutti i parametri sanciti dalla Commissione Internazionale per la Conservazione del tonno Atlantico (ICCAT) non siano rispettati: la quota annuale di pescato, fissata in 32.000 tonnellate, è stata superata del 40% arrivando a 44.948 tonnellate nel 2004 e a 45.547 nel 2005. I più grandi consumatori di tonno sono i giapponesi, (nel 2004 per un esemplare di 200 chili venduto all'asta si è arrivati a sborsare 140.000 euro) ma anche Stati Uniti e Unione europea ne importano gran quantità: nella sola Europa sono state acquistate 18.000 tonnellate nel 2004 e 16.000 nel 2005. Ma si tratta di una cifra al ribasso: le catture non denunciate fanno salire questi quantitativi a oltre 50.000 tonnellate. Una pesca condotta ormai al di fuori di ogni legalità e controllo, con l'ausilio dell'avvistamento aereo, per esempio, che è del tutto vietato. Alcuni pescatori delle Asturie (Spagna) testimoniano che in prossimità delle isole Baleari la pesca del tonno rosso quest'anno è stata in perdita e che in Atlantico, all'altezza del Golfo di Biscaglia, si pescano ormai esemplari sotto taglia. Nelle stesse acque libiche, dove opera soprattutto la flotta francese in barba alla ripartizione delle quote ICCAT, è stata registrata una diminuzione molto significativa delle catture.

"Il declino e il rischio di sparizione del tonno dai nostri mari è un disastro ecologico, ma anche economico e culturale - denuncia Michele Candotti, Segretario Generale del WWF Italia - La pesca al tonno risale a 3.000 anni fa, furono i Fenici a inventarla e da allora - fino a circa un decennio fa - si è sviluppata con metodi sostenibili. Oggi la pesca intensiva e industriale, del tutto "non-sostenibile", rischia di cancellare una specie simbolo che ha sostenuto per secoli un'economia fondamentale per molti paesi del Mediterraneo".

Nel dossier il WWF analizza anche il boom delle tuna farming, le fattorie galleggianti (nel 2004-2005 erano 49, nel 2006 sono salite a 62 nel Mediterraneo) che rappresentano di essere il colpo di grazie per la specie: i tonni vengono catturati quando ancora non hanno raggiunto l'età riproduttiva, costretti a vivere "all'ingrasso" in stretti recinti in mare aperto e poi, raggiunta la taglia commerciale, sono pescati e messi in commercio. Gli allevamenti dovrebbero favorire una minore pressione sugli stock di tonno, ma questo non avviene: come mostra la mappa realizzata dal WWF, il boom delle fattorie ha provocato una pesca sempre più massiccia di tonni vivi in natura, impoverendone di colpo la popolazione.

I principali responsabili dello sfruttamento sconsiderato di tonno rosso sono senza dubbio l'Unione Europea (soprattutto Francia), Libia e Turchia: più di altri paesi eccedono le quote fissate dalla Commissione e deliberatamente evitano di denunciare le catture più ingenti (eludendo il fisco e rendendo vani tutti i tentativi di gestione sostenibile).

"La Commissione europea non deve rimanere inerte di fronte al collasso di un metodo di pesca millenario e della sparizione di una specie simbolo del Mediterraneo e dell'Atlantico - ha aggiunto Candotti - l'Unione può fare molto ed è necessario che da lì venga invocata e adottata un'immediata moratoria sulla pesca al tonno. Da subito bisogna adottare provvedimenti restrittivi per ridurre la mortalità del tonno rosso". Il prossimo appuntamento, decisivo per le sorti di questa specie, è fissato a novembre 2006, quando la Commissione per la conservazione del tonno si riunirà a Dubrovnik, in Croazia. Qui il WWF rivolgerà l'ultimo appello a Ue, USA, Giappone per salvare il tonno rosso.

Ultime notizie

Blocchiamo tutto!

22 Settembre 2025
Con lo sciopero generale di oggi, al quale come testata aderiamo, l'Italia intera si ferma per Gaza.

Fumetti per la Pace, ecco il concorso Peace is Pop!

21 Settembre 2025
Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo, insieme al Piccolo Museo del Giocattolo, lanciano il contest "Peace is Pop! Fumetti per la Pace".

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

Il Punto - Si muore nel silenzio

19 Settembre 2025
I palestinesi sono soli, entriamo nel giorno 1.303 dall’invasione russa in Ucraina, e altrove, si muore nel silenzio dei media. (Raffaele Crocco)

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad