WWF: crisi dell'acqua anche nei Paesi ricchi

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In Europa, i Paesi dell'Atlantico registrano ricorrenti episodi di siccità, mentre nuove forme di turismo, che assorbono acqua in crescente quantità, e l'irrigazione agricola minacciano le risorse idriche dei Paesi del Mediterraneo.

Lo denuncia lo studio del WWF Internazionale "Rich countries, Poor water" (dossier di 32 pagine, disponibile solo in inglese), che mostra come i cambiamenti climatici, la siccità, la scomparsa di zone umide, ma anche la cattiva gestione e l'inadeguatezza delle infrastrutture idriche stanno alimentando una crisi dell'acqua anche nei Paesi ricchi, primi consumatori del prezioso ed indispensabile liquido.

In Giappone, l'abbondanza delle precipitazioni non basta e la contaminazione delle acque costituisce un grave problema in molte regioni. Negli Stati Uniti, in vaste zone la quantità d'acqua consumata è già sostanzialmente superiore a quella che la natura può restituire. Nelle città più ''assetate'' del mondo, come Houston o Sydney, il ritmo di consumo d'acqua è nettamente superiore a quello della ricostituzione delle riserve. A Londra, le perdite di acqua dovute alla vecchiaia della rete di distribuzione sono equivalenti al contenuto di 300 piscine olimpiche al giorno.

Il rapporto suggerisce di correre al riparo. ''Il problema dell'acqua, che colpisce ricchi e poveri, costituisce un segnale d'allarme per ricordarci il nostro dovere di proteggere la natura" si legge nel dossier.

"Alla vigilia della Settimana mondiale dell'acqua, che si festeggerà dal 20 al 26 agosto, i governi devono trovare soluzioni, sia per i Paesi ricchi che per i Paesi poveri. Tra queste la riparazione delle infrastrutture idriche logorate dal tempo, la riduzione del ricorso a sostanze inquinanti e la modifica dei metodi di irrigazione'' - continua il testo.

Le forti alluvioni sono gli eventi meteorologici più frequenti nel nostro continente e lo diventeranno sempre di più specialmente nell'Europa del nord e del nord-est come conseguenza dei cambiamenti climatici. Drammatica è poi la riduzione dei ghiacciai alpini, che riguarda anche l'Italia, dovuta ai cambiamenti climatici, la modifica del flusso dei fiumi e il regime delle precipitazioni che si fanno più brevi ma più intense. Il turismo di massa nell'area del Mediterraneo è non solo in aumento ma sempre più richiede acqua per le seconde case e per i campi da golf, denuncia il WWF. Nel sud Italia si fa più pesante la scarsità d'acqua dovuta all'eccessivo uso che ne fa l'agricoltura, spesso fortemente finanziata grazie ai sussidi. Qui molte delle captazioni e dei pozzi sono illegali o non regolamentate.

Sul tema si può trovare anche il dossier sulla siccità nell'area del Mediterraneo del WWF Internazionale, pubblicato nel luglio 2006 con il titolo "Drought in the Mediterranean - WWF policy proposals".

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