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WSA: esperienze e speranze di donne dell'Europa dell'Est
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La Conferenza Internazionale della World Social Agenda (WSA) "Ritrovare l'Europa. Speranze e esperienze dall'Europa orientale e balcanica" ha richiamato sabato scorso un vasto pubblico che ha riempito la sala della Cooperazione di Trento. Inaspettato, ma graditissimo, il messaggio del ministro per il Commercio internazionale e per le Politiche europee, Emma Bonino, che oltre a sottolineare l'importanza di ascoltare "voci femminili" dei diversi Paesi europeo ha manifestato la sua attenzione all'evento chiedendo ai promotori dell'iniziativa di inviarle il materiale e gli atti del Convegno.
"Nel processo di allargamento ad est dell'Unione Europea si contrappongono le forti aspirazioni dei Paesi entranti, che chiedono di potersi muovere liberamente e lavorare nei vari paesi dell'Ue, ed i timori dei Paesi già membri che cercano di proteggere il loro mercato del lavoro" - ha sottolineato Monika Ewa Kaminska docente polacca, esperta di europeizzazione. Il risultato di questo contrasto - ha spiegato la Kaminska - ha portato ai periodi di transizione. "Il processo d'allargamento se non viene accompagnato da politiche capaci di gestire i flussi porta a conseguenze non volute: diminuzione dei salari, esubero dell'offerta di lavoro, lavoratori immigrati sfruttati ed inconsapevoli dei propri diritti". In Paesi d'origine soffrono invece per un ingente fuga di cervelli, mentre i Paesi ospitanti non sempre sanno valorizzare queste risorse perchè cercano principalmente manod'opera. "Nei Paesi ospitanti l'immigrazione diventa una grande risorsa solo se organizzazioni governative, non governative e sindacati cooperano, migliorando anche il sistema d'accoglienza" - ha concluso la Kaminska.
Anila Husha - albanese, economista ed esperta d'immigrazione - ha raccontato la propria esperienza d'immigrata in Italia e le difficoltà incontrate per "reinventarsi" professionalmente dopo aver abbandonato l'idea di farsi riconoscere la laurea, a causa della lunghezza e della complessità dell'iter. Per gli immigrati, ha spiegato Anila Husha, è molto importante ma difficile partecipare all'amministrazione pubblica in quanto è necessaria la cittadinanza italiana. La legislazione italiana prevede i consiglieri aggiunti presso i consigli comunali, ma questi possono esprimersi senza tuttavia avere diritto di voto. Ma vi "è un altro modo per gli immigrati per partecipare alla vita pubblica, ossia tramite l'associazionismo", strumento molto utilizzato a detta di Anila Husha che è lei stessa impegnata in un'associazione italo - albanese dal nome "Occhi Blu". Di questa associazione fanno parte immigrati albanesi e cittadini italiani che condividono esperienze in uno scambio proficuo per entrambe le parti: gli immigrati hanno l'opportunità di farsi conoscere e di creare momenti d'integrazione mentre i cittadini italiani possono confrontarsi con i pregiudizi che hanno per poi eliminarli. "Il desiderio delle comunità immigrate è di poter un giorno partecipare attivamente nella vita pubblica del Paese in cui vivono e di cui, in molti casi, si sentono a tutti gli effetti cittadini. Ed inoltre di poter aiutare il Paese d'origine ad integrarsi nell'UE" - ha concluso Husha.
Irena Sargànkova, giornalista di origine ceca nel suo intervento ha offerto una panoramica del suo paese d'origine prima della caduta del muro di Berlino, quando la "solidarietà" veniva imposta. Irena Sargàkova ha raccontato il suo incontro con il movimento dei focolari di Chiara Lubich e con il loro messaggio di amore ed unità. Ha spiegato come la politica debba fondarsi sulla fraternità, ossia essa deve essere un servizio e non un esercizio di potere così come affermato alla conferenza del 2001 "Mille città per l'Europa". In tale occasione s'incontrarono sindaci di tutta Europa e venne ribadita l'importanza delle autonomie locali nel processo di costituzione dell'UE, un processo di creazione dal basso. Nell'incontro del 12 maggio 2007 "Insieme per l'Europa", a cui Irena Sargàcova era nuovamente presente insieme ad una delegazione ceca, le associazioni presenti si sono rese conto come abbandonando per un attimo le loro appartenenze si sono potute conoscere e "ritrovarsi fratelli alla pari".
Oggi, alla presenza del sottosegretario all'Istruzione Letizia De Torre, 500 giovani di dieci classi di dieci Istituti superiori trentini hanno presentato la loro lettura di dieci libri sull'Europa dell'Est ed i Balcani: all'incontro sono intervenutela moglie e la figlia del reporter polacco recentemente scomparso Ryszard Kapuscinski.
La WSA "Europa-QuestAltroMondo" continuerà con il suo ricco programma fino al 25 maggio con laboratori didattici (21 e 23 maggio), le Cene dell'AltroMondo (22-23-24 maggio) e poi expo, mostre ed eventi. Il 25 maggio la manifestazione chiuderà i battenti con un ulteriore momento di riflessione: la tavola rotonda "Insieme per l'Europa" che fa riferimento alla giornata del 12 maggio di Stoccarda promossa da 180 movimenti e associazioni di diverse Chiese cristiane ed in cui si rifletterà sulle sfide dell'Europa di oggi e sulla risposta da parte dei Movimenti che abbracciano il continente dall'Atlantico agli Urali. [B.S.]