Voto sull'etichettatura OGM in Ue e in Cina

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La Cina si è unita oggi all'Unione Europea, l'Australia, il Giappone, la Norvegia e la Svizzera nel prevedere l'etichettatura obbligatoria degli alimenti geneticamente modificati. Con questa decisione, sono diventate oggi 2 miliardi nel mondo (il 30% della popolazione) le persone che potranno sapere, dall'etichetta, se un prodotto contiene OGM o meno. Intanto Greenpeace rende nota la nuova lista degli alimenti prodotti utilizzando organismi geneticamente modificati. "I produttori non sono tenuti per legge a dichiarare la presenza di ogm nei mangimi e di conseguenza i consumatori non sanno se i prodotti che acquistano derivano da animali nutriti con ogm" - spiega Federica Ferrario, della campagna Ogm di Greenpeace. A Verona lo scorso 21 giugno hanno manifestato centinaia di allevatori davanti alla borsa merci di Verona contro le importazioni di carne Brasiliane ed Extracee che hanno messo al tappeto l'intero settore avicolo ed espongono a gravi rischi la salute dei consumatori. La Comissione OGM dell'UE ha votato positivamente a Strasburgo il regolamento europeo per una completa tracciabilità per gli alimenti geneticamente modificati, nessuna concessione sulle contaminazioni accidentali per ingredienti non autorizzati e limitazione allo 0,5% della soglia di contaminazione accidentale per materie consentite sulle sementi puntando a regolamentare le sementi modificate geneticamente. La direttiva europea proposta comprende una voce che multa chi non provvederà alla regolamentazione della responsabilità dei casi economici e dei disastri ambientali.
Pubblicato il: 02.07.2002 " Fonte: » Friends of the Earth Europe, Altragricoltura, Greenpeace;
" Approfondimento: » Commisione UE e biotecnologie;

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