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Vi faccio entrare nelle scuole segrete delle donne afghane
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Immagine: Unsplash.com
Abbiamo cominciato dall’allarmante aumento dei matrimoni forzati e precoci di bambine che vengono date in spose per fame, per costrizione, per l’illusione di metterle al sicuro, e concluso con un’inaspettata nota di speranza perché Mariam – la chiameremo così perché non può rivelare la sua identità – ci ha ricordato più volte che per quanto la notte possa essere buia, l’alba arriva sempre. La lunga conversazione avvenuta in videocall con una delle dirigenti del movimento Revolutionary Association of the Women of Afghanistan, Rawa, fondata nel 1977 da Meena Keshwar Kamal poi uccisa nel 1987 in Pakistan che opera in clandestinità sin dall’occupazione sovietica dell’Afghanistan è avvenuta grazie alle sue straordinarie supporter italiane dell’organizzazione italiana Cisda, ( coordinamento italiano sostegno donne afghane onlus) che hanno fatto da ponte per un incontro a distanza.
Il 30 agosto in Afghanistan nelle menti di molti ci sarà anche l’angoscioso ricordo della mezzanotte del 2021, quando gli ultimi soldati americani hanno voltato definitivamente le spalle agli afgani dopo un’altra fallimentare operazione per esportare la democrazia anche se l’evacuazione è cominciata il 15 agosto dopo l’arrivo del Talebani nella capitale.
Davanti al nuovo anniversario, il quarto da quando i Talebani sono entrati anche a Kabul e hanno ripreso il potere dopo 20 anni, Mariam ci racconta cosa è successo nel frattempo. «Penso che la maggioranza delle donne afgane ora siano focalizzate su tutti i modi segreti per resistere e questo può accadere solo se riusciamo ad aumentare la loro consapevolezza attraverso l’istruzione e l’educazione», racconta a VITA per spiegare i progetti di Rawa mirati all’istruzione e scuole segrete per ragazze, assistenza medica, formazione professionale, informazione, sostegno alimentare. «E questa è stata la ragione per cui, negli ultimi quattro anni, abbiamo cercato di organizzare più corsi segreti nelle case, anche in inglese, di informatica o di scienze: sia per le ragazze che non possono andare a scuola sia per le più anziane abbiamo cercato di mobilitare un numero maggiore di donne per dare maggiore consapevolezza e coraggio alle nuove generazioni affinché possano resistere contro i Talebani». Ispirate dalla resistenza delle iraniane che le hanno incoraggiate a capire che il fondamentalismo religioso non può silenziare le donne, sebbene il procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan, abbia annunciato di aver richiesto due mandati d’arresto per il leader supremo dei Talebani, Haibatullah Akhundzada, e il presidente della Corte Suprema afghana, Abdul Hakim Haqqani, accusati di crimini contro l’umanità per persecuzione di genere...






