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Vertice Onu: ostruzionismo Usa, tace l'Italia, Obiettivi lontani
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Alla vigilia del Vertice nel 60mo anniversario delle Nazioni Unite che inizierà domani al Palazzo di Vetro e vedrà riuniti i capi di stato e di governo per fare il punto sugli Obiettivi del Millennio e sulla riforma dell'Onu, gli Stati Uniti hanno cercato di affossare l'istituzione presentando oltre settecento emendamenti tra cui l'eliminazione dal documento finale di tutti i riferimenti all'obbligo degli stati al disarmo nucleare e alla regolamentazione sul commercio delle armi leggere. Le coalizione mondiali per la messa al bando delle armi nucleari, "Abolition 2000, e per la regolamentazione delle armi leggere, Iansa, hanno prontamente risposto con un appello pressante ai governi affinché rifiutino le richieste dell'Amministrazione Usa: appelli ripresi e rilanciati in Italia dalla Rete Disarmo.
Intanto, dopo essere stati osteggiati dall'ammistrazione Usa sul nodo dei diritti umani e su quello della riforma dell'Onu, i negoziati sembrano ad una svolta. Ma Segretario Generale Kofi Annan ha già criticato il progetto di documento finale ha dichiarato che "non corrisponde alle attese". Secondo Annan, il progetto raggiunge, comunque, "una buona massa critica" e si accinge a creare il Consiglio dei diritti dell'uomo. Ma non ci sono modifiche dell'attuale assetto del Consiglio di Sicurezza e neanche la creazione di nuovi membri permanenti.
L'Assemblea dell'Onu dei Popoli, radunata a Perugia nei giorni scorsi, ha elaborato una Risoluzione per la riforma e la democratizzazione delle Nazioni Unite che la Tavola della Pace ha fatto pervenire al premier Berlusconi. Alla vigilia del Vertice non si sà ancora quale sarà la posizione del nostro Governo e nei giorni scorsi Flavio Lotti, coordinatore della della Pace ha criticato il governo su questo chiedendo al premier di interevenire in Parlamento per spiegare la posizione italiana. "La Risoluzione dell'Onu dei Popoli - ha dichiarato Flavio Lotti - è scritta nella stessa forma giuridica dei documenti delle Nazioni Unite. Questo è il testo che i Capi di Stato e di Governo debbono approvare se vogliono mettere l'Onu nelle condizioni di affrontare seriamente le grandi emergenze e i drammi del nostro tempo. La Risoluzione c'è. Manca solo la loro volontà politica. L'Italia faccia la sua parte".
In merito agli Obiettivi del Millennio, ActionAid International ha reso noto un dettagliato rapporto che dimostra che la vita dei più poveri sta peggiorando e che gli Obiettivi non si stanno raggiungendo. "Nel 64% dei villaggi dove siamo passati la gente soffre regolarmente la fame e quasi la metà non ha accesso a nessun servizio sociale" - nota il rapporto. Nell'83% delle aree non c'è disponibilità di lavoro nella maggior parte dell'anno; la metà dei villaggi nel 71% dei villaggi i bambini lavorano per aiutare le loro famiglie; 4 su 5 bambine in età scolare non hanno mai frequentato una scuola". "Il rapporto "Whose freedom", in breve, vuole mostrare al mondo che la vita dei più poveri sta peggiorando e non migliorando" - ha dichiarato Ramesh Singh, segretario generale di ActionAid International. "Le persone che gli Obiettivi del Millennio dovrebbero aiutare in realtà non hanno alcun potere decisionale. Per questo chiediamo ai governi di riformulare gli Obiettivi da una prospettiva di sviluppo basata sui diritti e di permettere ai più poveri di essere protagonisti del loro sviluppo". [GB]