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Verso il Forum dei movimenti per l'Acqua
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Sabato 17 dicembre si è svolto il quarto incontro nazionale in preparazione del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua. All'incontro erano presenti circa 85 persone in rappresentanza di reti e comitati provenienti da Lombardia, Toscana, Lazio, Abruzzo e Campania. L'incontro si è aperto con l'illustrazione della vertenza legata all'ATO 2 della Campania, che da più di un anno vede impegnati i movimenti in una determinata lotta contro la privatizzazione dell'acqua. Successivamente, il confronto politico è avvenuto in plenaria, dove una ventina di intervenuti si sono pronunciati sul percorso sin qui seguito e sul da farsi per la realizzazione del Forum. Una prima decisone presa riguarda data e luogo definitivi del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, che si terrà il 10-11-12 marzo 2006 a Roma. Dal punto di vista degli obiettivi politici si è registrata unanimità sul fatto che il Forum debba essere il luogo di confronto dei movimenti impegnati territorialmente nelle vertenze per l'acqua e che debba diventare il luogo per il lancio di una grande vertenza nazionale sull'acqua come bene comune e sul governo pubblico e partecipato del suo ciclo. Dunque non solo un appuntamento di tipo seminariale, bensì il momento di lancio di un programma di lotte e iniziative capaci di impattare ed attraversare l'agenda politica del Paese.
Lo strumento prioritario individuato per aprire questa vertenza nazionale è quello di lanciare, a partire dal Forum stesso, una Legge d'iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell'acqua, insieme alla costituzione di un Osservatorio Nazionale permanente sull'acqua e all'apertura di una campagna per l'avvìo di progetti di cooperazione internazionale dal basso attraverso la richiesta agli Enti Locali di destinare una quota minima degli introiti sulla tariffazione a questo scopo. Per quanto riguarda la Legge d'iniziativa popolare, si è sottolineato da più parti di come debba trattarsi di una legge di indirizzo e debba riguardare l'insieme degli aspetti legati alla risorsa naturale acqua. Da più interventi si è proposto che venga da subito costituito un gruppo di lavoro per la prima stesura del testo, avvalendosi anche di competenze tecniche a disposizione dei movimenti.
In diversi interventi si è sottolineata la necessità di costruire una relazione fra i movimenti e la politica istituzionale, sia nel senso di rinsaldare le alleanze fra i movimenti e quanti nelle istituzioni si sono spesi per la medesima battaglia contro la mercificazione e la privatizzazione dell'acqua, sia nel senso di chiamare la politica istituzionale ad un confronto pubblico e serrato sulle proposte elaborate a partire dall'autonomia e dalle lotte dei movimenti.
L'incontro nazionale è poi proseguito attraverso la divisione in due gruppi di lavoro : il Gruppo Contenuti per il programma del Forum e il Gruppo Mappatura vertenze e allargamento rete.
Per quanto riguarda il Gruppo Contenuti per il programma del Forum, si è avviata la discussione sia sugli aspetti organizzativi, sia sugli aspetti seminariali e di confronto. L'idea emersa è quella di proporre un telaio riconoscibile di seminari, che affrontino e approfondiscano i diversi aspetti del tema acqua, accanto ai quali ciascuna rete, esperienza o comitato potrà affiancare ulteriori workshop. I temi individuati in prima battuta sono i seguenti: l'Italia nel governo mondiale dell'acqua, l'acqua nel più ampio contesto della spinta alle privatizzazioni, il potere sull'acqua, l'acqua e il sistema produttivo, l'acqua minerale e i consumi, quale governo pubblico dell'acqua, l'acqua e la finanziarizzazione, le multiutilities, la tutela ambientale della risorsa, le esperienze dinamiche dei movimenti per l'acqua. E' stato delegato ai sei coordinatori del Gruppo di produrre, sulla base di questo primo giro di idee e di proposte, una prima stesura più organica del telaio seminariale. Si è inoltre pensato a momenti pubblici di confronto con forze politiche, sindacali e sociali, all'interno del Forum, sia sulla proposta di legge d'iniziativa popolare che sarà lanciata, sia sull'insieme della piattaforma che i movimenti delineeranno nel percorso di costruzione (osservatorio, progetti di cooperazione etc.).
Dal punto di vista logistico-organizzativo, si è dato mandato alle reti nazionali e al Coordinamento Acqua Pubblica Lazio di definire un gruppo di lavoro per l'organizzazione logistica del Forum e per gli aspetti di evento culturale (prime proposte, Beppe Grillo e Marco Paolini).
Per quanto riguarda il Gruppo Mappatura vertenze e allargamento rete, si è fatta un'analisi del materiale arrivato, che vede una buona copertura delle vertenze in corso in Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo; a breve, verrà inviato in mailing-list un documento contenete il materiale raccolto tramite le mail arrivate al gruppo mappature vertenze, integrato con le schede arrivate al Contratto dell'acqua e le news prese dal sito di federgasacqua.
Si è sottolineata la necessità di allargare la rete al sud, in particolare in Sicilia, Calabria dove risultano esserci vertenze in corso ma non ancora presenti nel forum. Sostanzialmente, all'interno del Gruppo di Lavoro si sono evidenziati e condivisi quattro punti essenziali .
Un punto particolarmente significativo da sviluppare è quello di raccogliere le vertenze in base a comuni cause che hanno originato le vertenze stesse (tariffe troppo alte, acqua di scarsa qualità, servizio inefficiente, problemi occupazionali) per collegare problematiche analoghe e mettere in comune esperienze e modalità di lotta adottate. Molto utile sarebbe anche approfondire i principali orientamenti dei piani d'ambito, per capire se i problemi nascono già dalla loro redazione (quindi orientamento politico di indirizzo) o se i problemi siano appannaggio esclusivo del gestore.
E' stata espressa l'esigenza di compilare un glossario di parole usate del "popolo dell'acqua" ( che potrebbe
intitolarsi "ABC dell'acqua - Acqua Bene Comune") che potrebbe risultare poco comprensibile a chi si avvicina a questa battaglia.
Analizzare le gestioni in house per vedere come funzionano, quali sono i loro punti deboli per arrivare ad un loro superamento attraverso una legge quadro nazionale.
Dalle relazione annuale al parlamento sullo stato delle risorse idriche fatta dal comitato vigilanza risorse idriche emerge che solamente 46 ATO su 91 hanno effettuato l'affidamento del SII.
Utilizzare la scadenza del 12/2006 (data entro la quale gli ATO devono procedere all'affidamento del SII) per cercare
di intraprendere azioni nei posti dove ciò deve avvenire per spingere per effettuare la gestione "in house".
Al termine del lavoro dei gruppi, ci si è ritrovati in plenaria per comunicare i reciproci risultati e di seguito partecipare alla riuscita manifestazione organizzata dai movimenti napoletani contro la privatizzazione dell'acqua. Si è deciso di tenere il quinto incontro nazionale sabato 14 gennaio 2006. Non si è ancora stabilito il luogo che, dopo verifica da
parte dei compagni abruzzesi, potrebbe essere Pescara.
Report a
cura di Marco Bersani e Fabrizio Consalvi