Unhcr: l'Afghanistan aderisce a Convenzione sui rifugiati

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L'Alto Commissario ONU per i rifugiati Ant㳀nio Guterres ha accolto con soddisfazione l'adesione dell'Afghanistan alla Convenzione del 1951 sullo status dei rifugiati e al relativo Protocollo del 1967. Secondo l'Alto Commissario, l'evento è tanto più significativo se si considera che l'Afghanistan da decenni è paese d'origine di una delle più numerose popolazioni di rifugiati e richiedenti asilo al mondo. "È possibile che talvolta ci si dimentichi del reale significato della Convenzione sui rifugiati, ma se qualcuno davvero può coglierne il senso, si tratta sicuramente delle popolazione afghana" ha dichiarato Guterres. "Durante i lunghi e oscuri anni di guerre e regimi estremisti - ha aggiunto l'Alto Commissario - milioni di afghani sono stati costretti ad abbandonare le proprie case per cercare rifugio altrove. Il fatto che ora il paese sia in grado di aderire alla Convenzione costituisce la testimonianza dei progressi compiuti sulla via della ripresa".

L'adesione, che ha effetto a partire da questa settimana, giunge dopo mesi di stretta collaborazione in materia tra l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e le autorità afgane. L'Afghanistan è il 146mo paese a ratificare sia la Convenzione del 1951 che il Protocollo del 1967. In precedenza, nel novembre del 2003, il piccolo arcipelago di St. Vincent e Grenadine aveva ratificato il Protocollo. Adesso sia l'Iran - che da anni ospita milioni di rifugiati afghani - sia lo stesso Afghanistan hanno firmato la Convenzione. L'UNHCR auspica che il Pakistan, che pure ha generosamente accolto nel proprio territorio milioni di afghani, possa presto fare altrettanto.

L'adesione dell'Afghanistan perpetua nel diritto internazionale la lunga tradizione d'asilo del paese. Nonostante la sua travagliata storia recente, l'Afghanistan ha infatti sempre tenuto aperte le porte del proprio territorio ai rifugiati - provenienti in particolare dall'Asia centrale, come le decine di migliaia di tagiki fuggiti dalla guerra civile nel proprio paese all'inizio degli anni '90. Dalla caduta del regime dei talebani, alla fine del 2001, oltre 3,5 milioni di afghani hanno fatto ritorno nel proprio paese dai vicini Iran e Pakistan, nell'ambito di una delle più imponenti operazioni di rimpatrio svolte dall'UNHCR nei suoi 54 anni di attività. Oltre al rimpatrio, l'Agenzia è attiva all'interno dell'Afghanistan nel sostenere le autorità del paese nel faticoso impegno mirato alla reintegrazione delle milioni di persone recentemente rientrate.

"L'adesione alla Convenzione internazionale sui rifugiati e al suo Protocollo costituisce un passo molto importante per l'Afghanistan" ha dichiarato a Kabul il Ministro afghano per i rifugiati e il rimpatrio Azam Dadfar. "Così tanti afghani hanno vissuto di persona la drammatica esperienza dell'esilio - ha aggiunto - e sanno quanto è importante essere trattati con rispetto e dignità quando si è rifugiati. Per questo siamo particolarmente soddisfatti di unirci alla comunità degli stati firmatari, di rafforzare la nostra collaborazione con l'UNHCR e di aggiungere la nostra voce al coro di quanti si sono impegnati a fornire protezione ai rifugiati. L'Afghanistan sarà orgoglioso di rispettare gli impegni assunti con l'adesione a questi importanti trattati internazionali"..

Attualmente in Iran si trova poco meno di un milione di rifugiati afghani, mentre - in base ai risultati di un recente censimento - oltre tre milioni di afghani vivono in Pakistan, non tutti però come rifugiati. Se è probabile che molti di loro sceglieranno di rientrare nel proprio paese, è altrettanto verosimile che molti altri preferiranno restare nel paese d'asilo, dove vivono da decenni, sono ormai ben integrati e contribuiscono produttivamente alla società che li ha accolti.

Nell'ambito dell'impegno mirato al ritorno di tutta la regione a condizioni di normalità, Afghanistan, Iran, Pakistan e la comunità internazionale hanno intrapreso una serie di consultazioni sullo sviluppo di un quadro più ampio di gestione degli spostamenti di popolazione, che comprenda non solo i flussi di rifugiati ma anche di altri migranti. In questo ambito, l'adesione dell'Afghanistan alla Convenzione può essere salutato come un ulteriore passo in avanti verso maggiori stabilità e cooperazione a livello regionale [GB]

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