USA: sciopero della fame per ritirare le truppe dall'Iraq

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"4th of July: Troops Home Fast" è il titolo dello sciopero della fame davanti alla Casa Bianca il 4 luglio, giorno della festa statunitense per l'Indipendenza. Lo sciopero viene indetto per esigere il ritiro immediato delle truppe dall'Iraq e per commemorare i morti e feriti della guerra e dell'occupazione. Vi parteciperà Cindy Sheehan, la "mamma pace" statunitense, insieme ad attivisti, veterani della guerra in Iraq e familiari di militari. Tra i partecipanti anche il Tenente Ehren Watada, diventato il 22 giugno il primo ufficiale dell'esercito statunitense a rifiutarsi pubblicamente di andare in Iraq e sua madre Carolyn Ho.

Si uniranno a questa iniziativa, con uno sciopero della fame simbolico di un giorno proprio il 4 luglio, oltre 1500 cittadini statunitensi, tra cui personaggi dello spettacolo, membri del congresso, veterani, musicisti, scrittori e religiosi. Manifestazioni di solidarietà con i dimostranti davanti alla Casa Bianca saranno tenute in numerose città degli Stati Uniti. Nel mondo, manifestazioni analoghe con scioperi della fame sono in programma in vari paesi, tra cui Germania, Irlanda, Ecuador e in Italia a Firenze e a Roma.

Nella capitale italiana, il gruppo romano Statunitensi per la pace e la giustizia porterà anch'esso la propria solidarietà alla manifestazione statunitense "Troops Home Fast". Parteciperà allo sciopero della fame di un giorno e a Piazza Navona dalle 18.00 alle 20.00 farà azioni di volontinaggio tra turisti e romani per richiamarne l'attenzione sulle iniziative in corso negli Stati Uniti.

Oltre al "Troops Home Fast", il volantinaggio a Piazza Navona vuole anche far sapere della Declaration of Peace, una campagna promossa negli Stati Uniti da un ampia gamma di movimenti, i quali dichiarano la propria intenzione di organizzare azioni nonviolente in tutti gli Stati Uniti e nel mondo dal 21 al 28 settembre, se non saranno stati raggiunti per la giornata internazionale per la pace - 21 settembre 2006 - vari obiettivi, tra cui il ritiro immediato delle truppe dall'Iraq, la chiusura delle basi militari statunitensi in Iraq, il controllo Iracheno sulle proprie risorse naturali e la riparazione dei danni causati dalla guerra e da 13 anni di sanzioni.

E sempre in Piazza Navona saranno raccolte firme tra i numerosi turisti statunitensi presenti nella capitale a sostegno della campagna Voters for Peace. Si chiede agli elettori di dichiarare "di non votare e sostenere un candidato per il Congresso e per la Casa Bianca, il quale non assuma una posizione pubblica mirata a porre rapidamente fine alla guerra in Iraq e a evitare ogni futura guerra di aggressione.

*"Troops Home Fast" in inglese la parola fast ha un doppio significato: "velocemente" e "sciopero della fame".

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