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Turchia: il governo annuncia tre centrali nucleari per il 2012
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La cittadina di Sinop in Turchia, abbarbicata su di una penisola affacciata sul Mar Nero, è stata prescelta come il luogo dove sorgerà la prima centrale nucleare turca. Il piano del governo prevede l'entrata in funzione per il 2012 di tre centrali nucleari, dotate di reattori della potenza di 5.000 MW. Scontato il consenso proveniente dagli ambienti imprenditoriali - la confindustria (TUSIAD) ha dichiarato che la Turchia è comunque in ritardo in tema di energia nucleare; ma la decisione del governo ha mobilitato un vasto fronte di oppositori in tutto il paese. Si è costituito il "Coordinamento contro Sinop Nucleare" e lo scorso 29 aprile si è svolta una manifestazione alla quale hanno partecipato diecimila persone, attivisti di Sinop ma anche rappresentanti delle più diverse realtà della società civile turca, dal Fronte-Antinucleare alle organizzazioni sindacali, sono confluiti nella città per dire no a "Sinop nucleare" - riporta da Istanbul Fabio Salomoni dell'Osservatorio sui Balcani.
Hale Oguz, portavoce del Coordinamento cittadino, non ha usato mezzi termini: "Non permetteremo che si costruiscano centrali nucleari a Sinop e nel resto della Turchia". Hilal Atici, di Greenpeace, non nasconde la sua soddisfazione per l'esito della manifestazione e fa previsioni per il futuro: "Il ministro dell'Energia non è cosciente dei guai che si tirato addosso". Dal canto suo, il ministro Guler per il momento ha liquidato sbrigativamente la protesta: "Quelli non sono la gente di Sinop⅀ Un investimento di questa portata permetterà di garantire lo sviluppo dell'industria, del turismo e dell'economia della città".
La crescita del prezzo del petrolio sui mercati internazionali, le difficoltà nell'approvvigionamento di metano con l'Iran e soprattutto la recente crisi tra Ucraina e Russia, dalla quale la Turchia acquista il 60% del metano che consuma, sono gli elementi che hanno contribuito a determinare la decisione del governo. In un vertice internazionale ad Istanbul il ministro dell'Energia, Hilmi Guler, ha affermato senza mezzi termini che "anche se usassimo tutte le nostre risorse naturali avremmo comunque bisogno dell'energia nucleare".
Il piano del governo prevede l'entrata in funzione per il 2012 di tre centrali nucleari, dotate di reattori della potenza di 5.000 MW. La realizzazione del progetto seguirà quello che Guler ha chiamato "il modello irlandese", una compartecipazione cioè del settore pubblico e di quello privato. Nel frattempo l'Istituto per l'Energia Atomica ha individuato sette località in possesso dei requisiti necessari per ospitare una centrale nucleare. Dopo molte settimane di incertezza, ed una ridda di voci contraddittorie, è arrivato finalmente l'annuncio del presidente Erdogan che ha reso noto come la scelta della località destinata a ospitare la prima centrale nucleare è caduta sul sito di Inceburun, a pochi chilometri da Sinop.
La storia del nucleare in Turchia ha in realtà radici molto più profonde. Risale infatti al 1960 la realizzazione, con scopi di ricerca, del primo reattore nucleare della potenza di 1 MW. Alla fine degli anni '60 il primo progetto americano-spagnolo per una centrale di 400 MW. Si torna a parlare di nucleare nel 1974 quando viene anche individuato il sito adeguato, a Mersin sulla costa del mediterraneo sud-orientale, ma anche in questo caso non si conclude nulla. Dopo nuove voci finite in un nulla di fatto negli anni '80 con il governo Ozal, nel 1998 il progetto di una centrale nucleare arriva fino allo stadio dell'apertura di una gara d'appalto alla quale partecipano tre consorzi internazionali, in uno dei quali vi era anche l'italiana Ansaldo. Nel 2000 però il primo ministro Ecevit decide di rinunciare al progetto perchè considerato antieconomico. Ora però il governo Erdogan ripropone l'opzione del nucleare mostrando di essere determinato ad andare fino in fondo.