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Trento: l'indagine di Migra sulla discriminazione degli immigrati nel lavoro
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La sera del 18 dicembre, 8° Giornata Internazionale dei Migranti, presso la Federazione della Cooperazione a Trento, MIGRA-Osservatorio sulla discriminazione degli immigrati nel lavoro ha concluso due anni di lavoro organizzando la conferenza "Risorse. Un viaggio in Trentino tra immigrazione, lavoro e discriminazione" nella quale ha presentato la pubblicazione della ricerca "La discriminazione degli immigrati nel mercato del lavoro trentino. Una ricerca sul campo". Ricerca che mette in luce l'esistenza di comportamenti discriminatori nei confronti dei lavoratori stranieri nel mercato ufficiale del lavoro in Trentino nel settore edilizio, turistico alberghiero e dell'assistenza domestica, ed è servita da spunto per affrontare il tema della discriminazione degli immigrati nel mondo lavoro nonché quello della loro integrazione socio-lavorativa in ambito nazionale.
Alla conferenza sono intervenuti il prof. Giuseppe Sciortino (Supervisore della Ricerca Migra), Marco Buemi (Esperto dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità), Franco Pittau (Coordinatore del Dossier Statistico della Caritas "Migrantes"), Alberto Robol (Reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti) e Otto Bitjoka (Presidente della Fondazione Ethnoland). Ha moderato l'incontro l'antropologa e giornalista Geneviève Makaping. Hanno aperto la serata Fabio Pipinato del Comitato Scientifico di MIGRA e Luigi La Spada, il Coordinatore del Centro Informativo per l'immigrazione della Provincia Autonoma di Trento (CINFORMI).
Fabio Pipinato del Comitato Scientifico di MIGRA ha salutato la platea e ringraziato il Fondo Sociale Europeo, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Provincia Autonoma di Trento, finanziatori dell'Osservatorio nonché Cinformi, CGIL, CISL e UIL, partner di rete del progetto.
Geneviève Makaping, moderatrice della serata, ha sapientemente passato la parola tra i vari relatori creando un clima di perfetta sinergia. Ha evidenziato come l'utilizzo scorretto del lessico possa favorire un atteggiamento discriminatorio nei confronti di chi usualmente ricopre determinate mansioni; come ad esempio nel settore dell'assistenza domiciliare, in cui sono occupate prevalentemente donne immigrate, l'utilizzo del termine "badante" a cui però non si contrappone quello di "badato".
Pierluigi La Spada, coordinatore di Cinformi, ha portato i saluti dell'Assessore Dal Maso (convinta sostenitrice del progetto MIGRA) e sottolineato come una ricerca sulla discriminazione sia utile per far crescere la consapevolezza sia a livello politico che della società civile.
Il Senatore Alberto Robol ha affermato che i fenomeni discriminatori possono essere affrontati e risolti solo se vi è una sinergia tra società civile e politica. Alla base vi deve essere la conoscenza della diversità.
A seguire il Senatore, è intervenuto Giuseppe Sciortino, Coordinatore della ricerca Migra, che ha spiegato come quest'u ltima non abbia rilevato forme di discriminazione endemica nel mercato ufficiale del lavoro in Trentino. Tuttavia, Sciortino ha constatato che "sebbene non vi siano fenomeni di razzismo non vi è comunque un clima multietnico: ognuno si fa i fatti suoi ed esiste un certo grado di pregiudizio". Secondo quanto appurato dalla ricerca, i lavoratori stranieri che sono stati oggetto di comportamenti discriminatori vivono questo come "il prezzo di essere immigrati"; vi è invece una rivendicazione da parte dei lavoratori immigrati per quanto concerne i diritti salariali. Sciortino ha sottolineato che "anche se ad oggi la situazione è discreta non è detto che sia sempre così: quello che gli immigrati accettano nei primi anni nel paese d'immigrazione non è più tollerato quando avviene il radicamento".
Franco Pittau, Coordinatore del Dossier Statistico della Caritas Migrantes, ha iniziato la propria relazione constatando come il nostro sia "il secolo dell'immigrazione". Pittau ha richiamato alcuni dati del Dossier Migrantes: in Italia vi sono 1,5 milioni di stranieri occupati che incidono dal 10 ai 12% del PIL ("senza di loro molti lavori si bloccherebbero", afferma Pittau); sono 150.000 gli immigrati che hanno iniziato come lavoratori dipendenti e sono diventati imprenditori, datori di lavoro non solo di "stranieri" ma degli stessi italiani; gli immigrati diplomati e laureati sono in percentuale in numero maggiore rispetto ai diplomati e laureati italiani ma hanno spesso impieghi che non corrispondono alle proprie qualifiche; i lavoratori immigrati ricevono un salario di 1/3 inferiore ai lavoratori italiani e la situazione delle donne straniere è peggiore. Pittau ha evidenziato come l'Italia rappresenti ad oggi un paese d'immigrazione stanziale, in cui il numero degli stranieri va aumentando velocemente: "tra 20 anni gli immigrati saranno 20 milioni: siamo sulla soglia di un baratro e abbiamo quindi bisogno di una politica seria".
Otto Bitjoka, imprenditore e Presidente della Fondazione Ethnoland, immigrato in Italia da 31 anni, ha affermato che "solo attraverso la cultura del confronto riconosceremo il diverso". Bitjoka si è soffermato ad analizzare le misure adottate dalla legge Bossi-Fini che "sono servite a mettere le mani in tasca ai lavoratori stranieri che hanno un turn over del 95%; i soldi dei contributi che devono versare non gli vengono restituiti al ritorno nel proprio paese d'origine; in questo modo, con i soldi degli immigrati, si è salvato l'INPS". Bitjoka ha inoltre sollecitato gli immigrati a far sentire la propria voce, non accettando "il paternalismo italiano", e lottando per avere la contendibilità, ossia la possibilità di competere nelle diverse posizioni partendo dalle stesse possibilità iniziali.
La conferenza si è conclusa verso le 22.30 con un giro di domande dal pubblico ai vari relatori. A seguito, agli ospiti della serata, è stato offerto un buffet a base di piatti etnici mentre il duo Bubesapravie suonava musiche dell'est Europa.
Durante la giornata del 18 dicembre presso l'atrio della Federazione trentina della Cooperazione, è stato poi possibile visitare la mostra fotografica "Risorse" realizzata da Giuseppe Aliprandi.
Nei mesi scorsi, MIGRA ha promosso diverse conferenze sul tema del lavoro immigrato e ha lanciato a Trento la Campagna di comunicazione contro la discriminazione. Migra-Osservatorio sulla discriminazione degli immigrati nel lavoro è promosso da A.T.O.S. Servizi s.r.l ., Fondazione Opera Campana dei Caduti e Fondazione Fontana. Il progetto è finanziato dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Provincia Autonoma di Trento. Cinformi, CGIL, CISL e UIL sono partner di rete del progetto.