Televisioni per sperimentare democrazia

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Si chiamano Orfeotv, Telestreet, TeleFabbrica e sono progetti di televisioni di strada che pur consapevoli della propria illegalità (articolo 195 della legge Mammì), si appellano per la loro mission al diritto sancito dall'articolo 21 della nostra costituzione. Obiettivo ultimo è la creazione e proliferazione di microtelevisioni di quartiere per spezzare l'attuale monopolio nazionale sull'etere e gli attuali vincoli delle concessioni nei confronti delle microemittenti. Queste televisioni indipendenti organizzano a Bologna nella giornata del 14 dicembre "Eterea", il primo meeting nazionale per discutere su come sia possibile creare le condizioni (culturali e tecnologiche) perché ciascuno possa smettere di essere spettatore e diventare soggetto attivo di comunicazione e maturazione politica. Il 13 dicembre si è volto invece a Milano lo sciopero dei telespettatori in chiave anti-auditel, organizzato dall'associazione "Esterni". Il blackout televisivo degli attivisti si è accompagnato a proposte "politiche" per una diversa gestione delle trasmissioni televisive: la creazione di una "Carta dei diritti dei Telespettatori", l'istituzione di una fascia oraria programmata di buio e silenzio televisivo, inserita contemporaneamente nei palinsesti di tutti i canali nazionali. A Lecce è nata intanto A TV televisione del sociale e della solidarietà, che si pone come punto di riferimento in particolare per gli immigrati presenti a Lecce e provincia e in generale per tutto ciò che riguarda il sociale e la solidarietà.
Pubblicato il: 14.12.2002
" Fonte: » Telestreet , Redattore Sociale., CTM Lecce;
" Approfondimento: » Oneworld TV, Global Radio ,No WarTv, Progetto Mega Chip, Campagna CRIS sul diritto alla comunicazione ;

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