www.unimondo.org/Notizie/Tavola-pace-Italia-assente-all-Onu-sui-diritti-umani-82233
Tavola pace: 'Italia assente all'Onu sui diritti umani'
Notizie
Stampa
"L'Italia è il solo paese europeo che ha scelto di ignorare l'appello dell'Onu che il 10 dicembre 2007 aveva inaugurato l'Anno dei Diritti Umani e invitato tutti gli stati ad un maggiore impegno concreto. L'Italia è assente e inadempiente!". E' la dura denuncia di Flavio Lotti, coordinatore nazionale della 'Tavola della pace'. "Tra una settimana, il 10 dicembre, il mondo celebrerà il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: la 'Magna Carta' dell'umanità, il documento che per la prima volta ha riconosciuto i diritti fondamentali di tutti gli esseri umani. Ci sarà il mondo, ma non ci sarà l'Italia. O meglio non ci sarà il governo italiano" - aggiunge Lotti.
"Il fatto è ancora più grave - continua Lotti - perché l'Italia fa parte del Consiglio Diritti Umani dell'Onu, l'organismo che più di ogni altro ha la responsabilità di difendere e promuovere il rispetto dei diritti umani nel mondo. Per questo, l'Italia dovrebbe essere in prima linea, tra i paesi che più s'impegnano per i diritti umani. Non è così. L'Italia è addirittura inadempiente: non ha nemmeno attuato le raccomandazioni che gli sono state ripetutamente rivolte dall'Onu in materia di diritti umani. Ma se non facciamo noi quello che ci chiede l'Onu come possiamo pretendere che lo faccia l'Iran?".
"L'Italia è, non da ora, carente di una politica organica dei diritti umani- denuncia il coordinatore della 'Tavola della pace'. "L'Italia è troppo spesso assente nelle istituzioni dove si lavora tutti i giorni per far avanzare il rispetto dei diritti umani". E sottolinea: "Non c'è l'Italia. O meglio non c'è il governo italiano". Infatti "a tenere alta la bandiera dell'Italia ci sono migliaia di cittadini, giovani, amministratori locali, insegnanti, associazioni ed Enti Locali che scelgono di dedicare una parte importante del proprio tempo, delle proprie competenze e del proprio denaro per difendere e promuovere i diritti umani a casa nostra e nel resto del mondo. Sono loro che hanno raccolto la bandiera dell'Onu e dei diritti umani e hanno organizzato l'Anno dei diritti umani. Sono loro che mercoledì 10 dicembre daranno vita alla Giornata nazionale d'azione per i diritti umani" - conclude Lotti.
Per illustrare proprio la 'Giornata nazionale d'azione per i diritti umani' il coordinamento della 'Tavola della pace' terrà oggi a Roma una conferenza stampa nella quale presenterà anche la Manifestazione davanti alla sede Rai di Roma per chiedere alla Rai di dedicare maggiore attenzione al tema della tutela e delle violazioni dei diritti umani in Italia e nel mondo. Alla manifestazione hanno già aderito numerose associazioni tra cui il 'Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani', Federazione Nazionale Stampa Italiana, UsigRai - Sindacato Giornalisti Rai, Libera, Acli, Arci, CGIL, Legambiente, Missione Oggi, Mosaico di Pace, Focsiv, Emmaus Italia, CNCA, Gruppo Abele, Asal, Intersos per citare solo le principali.
In un recente editoriale titolato "Cara Rai", il coordinatore della 'Tavola della pace' ricorda alla Rai che "i diritti umani hanno bisogno di te". "Voglio dire - specificava Lotti - che hanno bisogno di una televisione e di un'informazione libera, sincera e plurale, attenta ai bisogni vitali delle persone e dei popoli: il cibo, l'acqua, la scuola, la salute, un lavoro dignitoso, la libertà, la giustizia, la pace. Senza di te i diritti umani sono violati e i responsabili restano impuniti. Centinaia di milioni di persone, in Italia e nel mondo, sono senza voce: hanno disperato bisogno della tua attenzione. Tu puoi contribuire a salvargli la vita, a liberarli dalle catene che li opprimono, a suggerirgli la via di uscita per una condizione migliore". E, ricordando alla Rai di essere un "servizio pubblico" - il coordinatore della 'Tavola della pace' chiedeva di "dare voce a chi non ha mai voce" e di "illuminare la vita delle persone e di difendere i loro fondamentali diritti, qualunque sia il colore della loro pelle". [GB]