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Tavola della pace: il Nobel a Obama è un premio al dialogo e alla speranza
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"Il Nobel per la pace a Barack Obama è una gran bella decisione. Un premio ad una persona che deve gestire una eredità pesantissima ma che sta provando ad aprire una pagina decisamente nuova nelle relazioni tra i paesi e i popoli di tutto il pianeta". E' il commento del coordinatore della Tavola della Pace, Flavio Lotti. Il comitato del Nobel ha attribuito il premio al presidente degli Stati Uniti "per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli" - riporta la nota del Nobel.
"Il suo straordinario discorso pronunciato solo pochi giorni fa all’Assemblea Generale dell’Onu - evidenzia Lotti - delinea la volontà di imprimere un forte cambio di rotta al mondo. Barack Obama non ha ancora avuto il tempo di “fare pace” ma ha già saputo riconoscere i problemi, indicare con chiarezza degli obiettivi e sostituire il linguaggio della guerra con il linguaggio della pace e dei diritti umani. Invece dello scontro, il dialogo. Invece della guerra, il negoziato politico. Invece dell’unilateralismo, la condivisione degli oneri e delle responsabilità. Invece dell’esclusione, l’inclusione. Invece della devastazione, la difesa dell’ambiente".
"Il Nobel ad Obama non è un premio agli Stati Uniti. E’ un premio al coraggio di chi vuole fare i conti con le proprie responsabilità. Un premio alla voglia di cambiamento che c’è nel mondo. Un premio alla speranza di un futuro migliore. Si poteva indubbiamente dare il Nobel a molte altre donne e uomini che fanno cose straordinarie per la pace, ogni giorno, nel silenzio. Ma la scelta di Obama è un messaggio chiaro a tutto il mondo: Il tempo dei killer della speranza è finito. Questo è il tempo degli organizzatori della speranza" - conclude Lotti.
Oggi 400 persone che hanno aderito all'appello della Tavola della pace saranno in Medio Oriente per la Settimana della pace. "Stiamo consumando, forse, l’ultima possibilità di fare la pace in Medio Oriente" - ha detto Lotti nella conferenza stampa di presentazione. "Il Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, ha avviato un’intesa azione diplomatica per chiudere definitivamente il conflitto israelo-palestinese e giungere alla pace in Medio Oriente. L’Italia e l’Europa non possono restare alla finestra. L’Italia e l’Europa, che hanno grandi responsabilità storiche sia verso gli israeliani e che verso i palestinesi, devono rispondere immediatamente all’iniziativa di Obama con altrettanto coraggio e determinazione. Con proposte precise e iniziative puntuali".
Il coordinatore della Tavola della pace si è rivolto poi al mondo dell'informazione: "E' compito dei media, e in particolare del servizio pubblico radiotelevisivo, di illuminare gli eventi di pace con almeno la stessa intensità degli eventi di guerra". "Il fatto che i protagonisti non siano i capi di stato, diplomatici di alto rango o militari ma semplici cittadini, giovani, studenti e insegnanti, sportivi e artisti, giornalisti, amministratori locali e rappresentanti di associazioni non può ridurre l’importanza dell’evento. Anzi, lo rafforza" - ha concluso Lotti. [GB]