Tavola della pace: a Senigallia per rilanciare i valori costituzionali

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“La crisi culturale è diventata emergenza democratica, crisi di diritti, di libertà e di prospettive”. Lo afferma Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace nel suo invito al 28° Seminario nazionale dell'associazione che prende il via oggi a Senigallia, in provincia di Ancona. “Invece della difesa delle vittime della crisi economica, crescono il malaffare e l’illegalità, i tagli e i bavagli, le cricche e gli affaristi, i menefreghisti e gli indifferenti. La pace è diventata un problema anche per l’Italia. Mentre l’Italia, che continua a combattere in Afghanistan e azzera il suo impegno contro la morte per fame, è diventata un problema per il mondo” - denuncia Lotti.

Dopo la Marcia della pace Perugia-Assisi del maggio scorso, la Tavola della pace inizia oggi pomeriggio a Senigallia il suo 28° Seminario nazionale intitolato “Contro la crisi più grande”. “Obiettivo dell’incontro - ha spiegato Lotti - è progettare un nuovo anno d’impegno per la pace teso ad affrontare la grave emergenza culturale ed educativa del nostro paese. Pensiamo alla costruzione di un forte progetto centrato sulla riscoperta di grandi valori costituzionali e sul protagonismo dei giovani. Un progetto che veda la partecipazione attiva di tutti: scuole, enti locali, gruppi, associazioni e media. Un progetto che parta da ciascuna delle città in cui operiamo, si sviluppi durante tutto il prossimo anno fino a quando domenica 25 settembre 2011, in occasione del 50° anniversario della Marcia, torneremo a camminare insieme da Perugia ad Assisi”.

Nell'aderire alla manifestazione di ieri pomeriggio a Roma promossa dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) su "Informazione e libertà: no al silenzio di stato", il coordinatore della Tavola della Pace ha evidenziato come "E’ scandaloso che mentre s’impongono questi tagli cultura e alla ricerca, alla scuola e all’università, alle persone con disabilità, agli enti locali e alle regioni si continui a spendere decine di miliardi di euro per costruire nuove terribili armi, come i cacciabombardieri F35, che non potremo e non dovremo mai usare".

"La nostra lotta per la difesa della nostra libertà e della nostra democrazia non sarà però pienamente credibile se non sarà accompagnata dalla difesa della libertà e dei diritti fondamentali di tutti gli altri - ha ribadito Lotti. E in particolare di tutte quelle persone e quei popoli che già oggi vengono costantemente ignorati e oscurati da un mondo dell’informazione, pubblico e privato, sempre più chiuso e sordo. Per loro e con loro noi intendiamo continuare il nostro impegno per la pace e i diritti umani".

Il Seminario nazionale della Tavola della pace prende il via oggi pomeriggio con un momento di confronto dal. titolo "L’Italia e il mondo. Le crisi e il progetto" incui giovani, insegnanti, giornalisti, esponenti di gruppi e associazioni e amministratori locali cercheranno di mettere a fuoco i problemi e i pericoli, le difficoltà e le preoccupazioni. "Quello che abbiamo fatto e quello che possiamo fare a scuola, con i giovani, nelle nostre città".

Domani, sabato, i rappresentanti delle associazioni rifletteranno su "Il futuro dell’impegno per la pace e i diritti umani", spaziando dall'impegno per la pace e i diritti umani oggi in Italia fino all’Afghanistan a Gaza, all’Africa e all’Iran sui temi dell’informazione e della giustizia, delle spese militari e dell’immigrazione, dalle recenti raccomandazioni dell’Onu in materia di diritti umani nel tentativo, appunto, di definire "la nuova agenda dei costruttori di pace". [GB]

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