Tavola Pace: a Vicenza contro la violenza, guerra e terrorismo

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La Tavola della pace aderisce alla manifestazione contro la costruzione della base di Vicenza del 17 febbraio e invita tutti a partecipare. "Sabato prossimo saremo a Vicenza - dichiarano Flavio Lotti e Grazia Bellini, Coordinatori Nazionali della Tavola della pace - per continuare la marcia per la giustizia e la pace iniziata il 20 gennaio scorso tra i più poveri di Nairobi e dell'Africa. Ci saremo, insieme a tanta gente indignata per il modo in cui enormi risorse continuano ad essere sottratte alla lotta alla miseria. Non marceremo contro gli Stati Uniti ma insieme a quei milioni di cittadini americani che anche tre settimane fa hanno manifestato a Washington contro la guerra e l'ingiustizia".

"Quella di Vicenza sarà per noi anche una grande manifestazione contro la violenza, la guerra e il terrorismo che continuano ad avvelenare il nostro tempo e a impedire il cambiamento" - aggiungono i coordinatori della Tavola della pace. "Ci auguriamo che in tanti vogliano cogliere anche questa occasione per ribadire il proprio personale ripudio della guerra, della violenza e del terrorismo. Invitiamo l'ambasciata degli Stati Uniti di Roma a rassicurare i propri concittadini: sono i benvenuti a Vicenza come in ogni altra località del nostro paese".

Ai giornalisti, agli organi d'informazione e in particolare al servizio pubblico radiotelevisivo la Tavola della Pace chiede "il massimo rispetto della verità". "Date voce ai cittadini e alle loro domande, rispettate le loro opinioni, mettete a confronto le loro proposte. Nessuno provi a confondere i costruttori di pace con i violenti. Nessuno provi a dipingere di nero una manifestazione arcobaleno" - conclude il comunicato.

In un documento la Tavola della Pace pone precise domande e sollecita un dibattito aperto senza pregiudizi e ideologismi sull'ampliamento della base americana di Vicenza. "Si dice che la base americana di Vicenza non contiene nessun deposito di armi e non ha finalità guerresche offensive né difensive ma soltanto logistiche. Eppure tutti sanno che ogni macchina da guerra è risultato dell'assemblaggio di numerose componenti singolarmente innocue. La domanda sulla destinazione d'uso di Vicenza è dunque politicamente e moralmente pertinente e inevitabile" - riporta la nota della Tavola della Pace.

"La cessione di una nuova parte del nostro territorio ad un paese straniero, seppur alleato, che assuma comportamenti lesivi del diritto e della legalità internazionale e della stessa Costituzione Italiana ci rende corresponsabili di tali violazioni? Alcuni sostengono che si tratta di un atto dovuto che discende dagli impegni sottoscritti dal nostro paese con l'alleato americano. Quali sono questi impegni? Quando e da chi sono stati sottoscritti? Perché il Parlamento non ancora ha potuto visionarli? Fino a quando sono validi? Non è forse il caso di cominciare a rivederli?" [GB]

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