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Studenti e smartphone «precoce», ecco quali sono i rischi
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Foto: Unsplash.com
La morte di una bambina di 10 anni, a Palermo, collegata forse a un gioco perverso sui social. Un altro bambino trovato impiccato a Bari, a nove anni, forse per un macabro gioco di emulazione. La 48enne denunciata a Siracusa per istigazione al suicidio. Il Garante italiano che interviene pesantemente per capire quanti minori usino i social network, nonostante secondo la legge italiana e il regolamento interno di TikTok e delle altre applicazioni più note di social networking o messaggistica, i minori di 14 anni (o di 13) non devono poter aprire un profilo.
Negli ultimi giorni i fatti di cronaca hanno amplificato il dibattito intorno all’uso del cellulare da parte dei ragazzini, e alla domanda che migliaia di genitori si fanno ogni giorno: «A che età è giusto dare lo smartphone?». Hanno provato a rispondere i ricercatori dell’università Bicocca, che insieme a Fastweb hanno pubblicato a maggio dello scorso anno uno studio realizzato su un campione di 3600 ragazzi e ragazze delle seconde classi di 18 scuole secondarie di II grado delle province di Milano e Milano-Brianza. Nei questionari sono state chieste informazioni sull’età in cui hanno ricevuto il loro primo telefonino, l’attuale percezione dell’uso problematico di questo strumento e il loro grado di soddisfazione generale per la propria vita. E’ stata poi testata la loro competenza digitale con un test ad hoc, e infine ai dati raccolti sono stati uniti i risultati degli studenti del campione ai dati Invalsi. L’incrocio dei dati conferma che l’arrivo precoce dello smartphone peggiora sia le performance scolastiche che le competenze digitali, come ha spiegato il pedagogista Alberto Pellai qualche giorno fa sul Corriere.
Le conclusioni? «Anche se non si tratta di effetti causali- spiega Marco Gui, professore associato di sociologia dei media all’università di Milano-Bicocca e direttore del centro di ricerca “Benessere digitale”- queste associazioni così negative tra l’arrivo precoce dello smartphone e il funzionamento scolastico ma anche psicologico e di benessere dei sedicenni, impongono cautela rispetto a questo trend di anticipazione costante dello smartphone. E’ ora che ci interroghiamo insieme su modalità educative diverse rispetto a questa introduzione e alla pressione sociale e commerciale che un po’ vincola le famiglie nell’eventuale scelta di posticipare ma anche interrogarci su eventuali tecnologie che si adattano meglio alla specifica fase della pre-adolescenza».
L’età: prima o dopo gli 11 anni?
Ma andiamo con ordine. A che età ricevono il cellulare? La maggior parte a 11 (28,7%) o 12 anni (29,2%). Il 21% dei casi dichiara di averlo ricevuto prima, mentre quelli che lo hanno avuto dopo i 13 anni rappresentano il 20,6% del campione. Le ragazze in genere lo ricevono un po’ prima dei ragazzi, e al crescere dell’istruzione dei genitori viene ritardato l’arrivo dello smartphone.
Lo smartphone prima degli 11 anni avviene nel 29% degli studenti con genitori con un titolo di studio più basso, nel 18% con genitori laureati. Paradossalmente, sono le famiglie socio-culturalmente meno elevate ad avere maggiori consolle per videogiochi e abbonamenti a tv a pagamento. E i liceali tendono ad averlo meno precocemente (18,3%) che gli iscritti ai professionali (27,9%)...
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